Ci sono racconti che nascono da una tua idea, la
maggior parte ovviamente, e ci sono racconti che invece nascono da richieste altrui.
Tre
primi incontri, il racconto che apre il mio libro, appartiene
sicuramente a questa seconda categoria.
Scritto dieci anni dopo la pubblicazione della prima
avventura di Mister Noir, su specifica richiesta di Andrea Carlo Cappi, costituisce,
di fatto, la prima storia che lo vede protagonista.
Ma andiamo con ordine.
Correva - anzi volava - l’anno 2014, e io, d’accordo
con Andrea Carlo Cappi, che a quei tempi era Direttore Editoriale della Collana M di Cordero Editore, stavo revisionando alcuni racconti
che avrebbero composto l’antologia che avrebbe celebrato il decennale della
nascita editoriale di Mister Noir e che si sarebbe intitolata Le avventure di Mister Noir - proprio come
la serie di racconti che avevo creato per M-Rivista
del mistero -, quando lo stesso Cappi mi invitò caldamente a scrivere una storia di apertura dell’intera
saga, che riguardasse, quindi, il primo incontro tra Mister Noir ed Elena Fox.
Logico: un’antologia che vuole proporre i racconti di
una serie in rigoroso ordine cronologico, deve iniziare col momento in cui i
due protagonisti si incontrano per la prima volta.
Già. Ma io non ero pronto, credendo di avere tutto il
tempo del mondo per creare, con tutta calma, nel corso degli anni, una storia in
cui poter raccontare, a un certo punto, tramite un flashback, come si erano
conosciuti Mister Noir ed Elena Fox.
Invece no, dovevo scriverla subito. E allora presi
spunto da un suggerimento che mi aveva dato Cappi, e lo adattai allo stile mio
e della serie.
Così scrissi del bizzarro colloquio di lavoro tra
Mister Noir ed Elena Fox, delle prove
attitudinali con cui il detective testa la sua candidata assistente (per verificare
come si comportava con una persona con disabilità come lui), e della loro prima rissa (che, in
effetti, è un altro tipo di incontro).
Un bizzarro colloquio di
lavoro che però non ho voluto ambientare né in una data precisa - come invece
farò in tutti gli altri racconti - né nello studio del detective, ma bensì in
una data imprecisata, a Villa Radice Fossati, dove la sera di Domenica 15 Novembre 1987 incontrai per la
prima volta la mia amica Simona (che come seppi tempo dopo, oltre a somigliare fisicamente
a Elena Fox, quella sera era pure vestita in modo molto simile al suo), che
determinò lo straordinario stravolgimento della mia vita, che mi fece da mental coach per i rapporti interpersonali,
e che, per quanto vi riguarda,
alimentò la mia caparbietà di affermarmi come scrittore.
E quella fatidica sera, dopo
essersi accertata che fossi proprio io, Simona mi fece subito, ma proprio
subito, i complimenti per un mio racconto. Un fatto che non poteva passare
inosservato a Mister Noir, presente a mia insaputa, che infatti tempo dopoo mi
contattò per assumermi come suo biografo.
Eh? Come? Non ci state capendo
più niente? Vi chiedete dove finisca la fantasia e dove inizi la realtà?
Be’, abituatevi; perché questo è solo l’inizio, e nelle avventure di Mister Noir tutto può accadere; compreso che la fantasia e l’autobiografia dell’autore si fondano tra loro, pur rimanendo ben distinte l’una dall’altra!... Ma, di questo, ne parleremo più diffusamente nelle prossime puntate!
CONTINUA…
-
Per
LEGGERE LA MIA IRONICA BIOGRAFIA scritta da Mister Noir – CLICCA QUI
Per
LEGGERE UN ESTRATTO del mio libro – CLICCA QUI
Per
ACQUISTARE il mio libro – CLICCA QUI
@Sergio Rilletti, sabato 9 luglio 2022
Sempre coinvolgente la narrazione di come nasce un libro e come, a volte, possa influire sull'autore anche il parere di uno stimato collega, tanto da indurlo a modificare i suoi intenti e progetti. E che dire dell'incontro con Elena Fox? Siamo ansiosi di sapere come si sono conosciuti questi interessanti personaggi ma il biografo sa sapientemente tenerci in sospeso...
RispondiElimina