domenica 29 dicembre 2013

TSUNAMI DI NATALE (Un racconto inedito)

Il commissario Somaro non ne poteva più. E, mentre meditava sui regali da fare, pensò che quel S. Natale avrebbe fatto fuori qualcuno.
Non un criminale, probabilmente, ma qualche suo parente.
Che poi, a ben vedere, non c’era questa gran differenza.
Ogni anno era la stessa storia. Frotte di parenti che si incontravano nelle case altrui, infestandole di auguri, dolci, e insulti al cianuro.
Il commissario Somaro aveva due famiglie di parenti: i Troppospesso e i Quasimai.
I Quasimai erano bravissimi: si vedevano di rado, e quindi, quando aprivano bocca, dicevano solo cose sensate.
I Troppospesso, no. I Troppospesso aprivano la bocca troppo spesso (appunto); non importava con che frequenza parlassero: ogni volta che lo facevano si rimpiangeva il silenzio!... Ascoltavano molto, questo sì, ma non capivano nulla. Mai. Neanche quando sembrava!... Il commissario sentiva l’obbligo morale di far sentire al meglio gli ospiti che invitava a casa, i Troppospesso no; e ogni volta che si accettava, incautamente, un loro invito a cena, si viveva nel terrore che qualche bomba, devastante come uno tsunami, potesse esplodere, ritrovandosi con un coltello piantato nella schiena.
Poi, un istante dopo, loro ritornavano normali, si riprendevano il coltello, e si chiedevano, stupiti, perché tu non eri più come prima; non pensando che, magari, eri ancora frastornato per lo tsunami che ti avevano appena scatenato addosso.
Fu in quel momento che gli venne in mente il regalo giusto per loro.
Consultò un sito Internet, e sorrise. Ecco cosa avrebbe regalato ai Troppospesso, per quel S. Natale: un bel viaggio in India, sulla costa occidentale, possibilmente ben in riva al mare.
Lo so che non doveva augurarselo, per rispetto delle popolazioni che vivevano lì, ma c’erano buone possibilità che quell’anno, i Troppospesso, venissero travolti da un bello tsunami!


©Sergio Rilletti, 2013

venerdì 27 dicembre 2013

LA BONTA' DI NATALE (Un articolo)


Se questo fosse un racconto, Natale sarebbe un personaggio “antico”, d’altri tempi, un nonno istituzionale, il papà di tutti, un papà talmente buono e anziano che tutti chiamerebbero affettuosamente babbo.
Ma questo è un articolo, non un racconto, e il Natale in questione non è un illustrissimo signore con la lunga e folta barba bianca, bensì la festa dell’anno per antonomasia, quella che unisce atei e cristiani in un’apoteosi di bontà, culinaria e sentimentale.
E’ impossibile, nonché deprecabile, non essere buoni a Natale. A Natale bisogna essere buoni!, come recita un ferreo articolo della nostra Costituzione morale, che spolveriamo ogni anno in occasione delle animose pulizie prenatalizie.
Nel periodo natalizio, infatti, si respira un’aria serena, con le luminarie che (non essendo guaste) illuminano le città a festa.
Il televisore stesso sprizza bontà da tutti i pixel: le emittenti trasmettono pace a ritmo di serafici jingle natalizi; i personaggi, riuniti in grandi gruppi, si impegnano in simpatici e commoventi auguri canori; persino i messaggi pubblicitari ti inducono ad acquistare un bene per il bene altrui.
A Natale bisogna essere buoni!, non c’è niente da fare! Tutti ci sentiamo più propensi ad abbandonare le promesse da marinaio per abbracciare quelle da scout.
In questo periodo ci sentiamo tutti più uniti, e auguriamo serenamente Buon Natale a chiunque, anche a chi non conosciamo.
E augurare Buon Natale non è come augurare Buongiorno o Buonasera, è qualcosa di molto più forte, qualcosa che trascende da ognuno di noi e che ci unisce per un lungo (e determinato) tempo. Siamo tutti permeati da una strana forza magica che ci permette di affrontare gli stressanti e laboriosi giorni dei prefesteggiamenti con una certa serenità. E quando finalmente arriviamo alla mattina del 25 dicembre, ci sentiamo tutti beati, desiderosi di trascorrere la più gioiosa festa di compleanno, in compagnia di tutti i nostri familiari e parenti, facendo il giusto onore al festeggiato. Una festa di compleanno dove il festeggiato è invisibile, ma che è presente in ogni casa e che è tutto contento per come ci stiamo comportando.
Poi, il 6 gennaio arriva quella befana della Befana che, oltre a tutte le feste, si porta via pure la strana forza magica che ci aveva pervaso per tutto il periodo natalizio, lasciando con un palmo di naso il nostro festeggiato.
Sì. Perché il 25 dicembre è il Suo compleanno, ma poi, Lui, rimane con noi per tutto l’anno.
Buon Natale a tutti!


©Sergio Rilletti, 1999

domenica 22 dicembre 2013

MyLife - LA FESTA DEGLI ANGELI (Un racconto autobiografico)



Lunedì 8 Dicembre 2008, ore 17.30 circa, Celle Ligure. Sera.
Già, sera. Di solito, per me, la sera arriva alle 20, più o meno all'ora di cena, ma qui, a Celle, in dicembre il sole tramonta presto, e l'aria pungente della sera si presenta, puntuale, all'ora del tè.
Era la Festa dell'Immacolata. Una festa celeste punteggiata di rosa, dato che, proprio quel giorno, i volontari della Croce Rosa cellese inauguravano i locali della nuova sede, in Piazza Volta, nei pressi della stazione ferroviaria.
Io e i miei genitori avevamo deciso di andarci, e, dopo aver girovagato un po' alla ricerca di un'entrata accessibile, tornammo indietro e ci inerpicammo su per una salita, sperando che ci avrebbe portato a destinazione; loro a piedi, io a bordo della mia possente carrozzina elettrica.
Io ho sempre avuto un rapporto speciale coi volontari della Croce Rosa di Celle Ligure, sin da quando, volendo ritrovare un'amica che avevo perso di vista da tempo, cominciai a frequentare i suoi genitori, andandoli a trovare nella sede in Via Colla; una frequentazione che, col tempo, si tramutò in una festosa amicizia.
Ogni volta che andavo a trovarli venivo accolto calorosamente; non solo da loro, ma anche dai loro colleghi, persone con cui condividevano una piacevole serata con la silenziosa consapevolezza che avrebbe potuto essere troncata da un momento all'altro da una telefonata.
Io li ho sempre considerati degli angeli. Anche i volontari del Servizio Tempo Libero dell'Aias Milano, che frequento abitualmente, sono bravi, ma almeno loro escono per divertirsi con noi utenti.
Invece, qui, è diverso.
Mi sono sempre chiesto perché delle persone che ogni giorno hanno a che fare con le turbolenze emotive proprie e dei propri cari, che caratterizzano la vita di ciascuno di noi, decidano di dedicare parte del loro tempo libero immergendosi in altre turbolenze umane, stando con i sensi sempre all'erta, pronti ad intervenire alla prima richiesta d'aiuto, per soccorrere persone che neanche conoscono.
Già, bella domanda. Ma, essendomelo sempre chiesto da solo, ovviamente non mi sono mai dato una risposta!
Arrivammo in cima alla salita tutti infreddoliti, e, finalmente, vedemmo la nuova sede.
Per fortuna la porta era aperta, e il calore umano uscì a riscaldarci. Una sorridente donna bionda mi invitò subito ad entrare, chiamandomi per nome, mentre un signore mostrava ai miei genitori dov'era l'ascensore.
Appena entrai fui invaso dalla festa. Rimasi abbacinato: sembrava Carnevale (o quasi). Un ragazzo, al karaoke, intonava una canzone di Sergio Cammariere.
Meglio dell'originale, per fortuna!
I miei genitori mi raggiunsero subito, e una signora ci offrì dei pasticcini. Mentre ci rifocillavamo incontrammo diverse persone che conoscevamo.
Di fronte a me, a qualche metro di distanza, dietro un bancone, erano seduti una graziosa brunetta e un giovane crapapelata dall'espressione simpatica.
Vagai con lo sguardo, affascinato: quella moltitudine di volontari di ogni età, con la loro tipica casacca arancione fosforescente con la scritta SOCCORSO sulla schiena, scherzavano, cantavano, ridevano; come se la loro vita quotidiana non fosse costellata di emergenze, pressione del sangue e misurazione dei battiti cardiaci, maschere dell'ossigeno, gemiti dei pazienti e ansia dei loro cari.
Io stesso, una volta, ho provato la loro efficienza. Sono arrivati a casa, mi hanno misurato pressione e battiti, mi hanno imbragato su una barella, e fatto salire sull'ambulanza accompagnato da mia madre. E, mentre l'ambulanza volava a sirene spiegate verso l'ospedale San Paolo di Savona, io, da autentico autore di thriller, mi guardavo intorno cercando di assimilare tutte le sensazioni di quel viaggio, in modo da poterle utilizzare in qualche mio racconto.
Ora, mentre mi guardavo attorno, mi domandavo se, almeno quel giorno, erano fuori servizio; se, almeno per quel giorno di festa, il telefono avrebbe potuto non squillare.
Una conoscenza di vecchia data mi distolse dai miei pensieri. Parlammo un po', poi io e i miei genitori andammo a fare un giro per i locali della nuova sede; e, quando tornammo nel salone, due bionde si stavano esibendo al karaoke.
Dopodiché, qualcuno cominciò a ballare.
Una sorta di garbata discoteca senza luci psischedeliche. E senza, soprattutto, il lampeggiante azzurro, che illumina le sere e le notti estive quando l'ambulanza è ferma a soccorrere qualcuno.
Già. Chissà se, almeno per quel giorno, il telefono avrebbe potuto non squillare!
Arrivarono diversi nostri amici, che non ci aspettavamo di incontrare lì, coi quali iniziammo a chiacchierare.
Io, intanto, continuavo ad osservare tutta la scena.
La graziosa brunetta seduta di fronte a me, mi salutò sorridendo; poi si alzò e andò a scattare delle foto.
Non so quanti se ne accorsero, ma, mentre tutto procedeva bene, mentre tutti chiacchieravano cantavano ballavano, mentre tutti si divertivano, il telefono squillò.





Dedicato a tutti i volontari della Croce Rosa di Celle Ligure

Con amicizia,
Sergio Rilletti


giovedì 12 dicembre 2013

"CAPACITA' NASCOSTE": DIBATTITO SUL BLOG "LETTERATITUDINE DI MASSIMO MAUGERI"

Salve a tutti!... Sono veramente lieto di annunciarvi che sul prestigioso blog letterario Letteratitudine di Massimo Maugeri è in corso un dibattito dedicato a “Capacità Nascoste – La prima antologia diversamente thriller” (edizioni No Reply), l’antologia di raccoti thriller con protagonisti diversamente abili - che ho curato con Elio Marracci -, e ad alcuni altri temi legati al mondo della disabilità proposti da Massimo Maugeri stesso.
Il post, redatto con la consueta abilità da Maugeri, contiene anche due miei articoli introduttivi.
Il dibattito è aperto a tutti, e chunque può partecipare – scrivendo uno o più inteventi – andando a questo indirizzo:  http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2013/12/09/capacita-nascoste/ .
E’ prevista la partecipazione degli autori dell’antologia!
Inoltre, durante il dibattito, sarà possibile parlare anche di Mister Noir – http://www.facebook.com/MisterNoir -, il mio eroe seriale disabile protagonista di thriller umoristici, presente in questa antologia con un’avventua inedita elaborata appositamente per questo volume.
Infine, se volete avere un breve sunto di cos’è questa antologia, per cominciare a farvi un’idea, potete leggere questo mio mini-post:  http://rilletti.blogspot.it/2013/12/e-uscita-in-libreria-capacita-nascoste.html .

E’ questo il link per partecipare al dibattito vituale dell’anno!

Ringrazio sin d’ora tutti quelli che vi parteciperanno!

mercoledì 4 dicembre 2013

E' USCITA IN LIBRERIA "CAPACITA' NASCOSTE - LA PRIMA ANTOLOGIA Diversamente THRILLER" (edizioni No Reply), a cura di Sergio Rilletti & Elio Marracci

Salve a tutti!... E’ uscita in libreria Capacità Nascoste – La prima antologia diversamente thriller, ovvero la prima antologia di racconti thriller con protagonisti diversamente abili realizzata in Italia, curata da me e da Elio Marracci per le edizioni No Reply.
Ventisei autori – tra cui Andrea G. Pinketts, Claudia Salvatori, Marilù Oliva, Patrizia Debicke van der Noot, Luca Crovi, Andrea Carlo Cappi, Giuseppe Lippi, Sergio Paoli, Angelo Marenzana, Mario Spezi, Fabio Novel, Bruno Zaffoni, Giuseppe Cozzolino & Bruno Pezone, Franco Bomprezzi, Giovanni Zucca, Angelo Benuzzi, Antonino Alessandro, Maurizio Pagnini, Giuseppe Pastore, Renzo Saffi, Massimiliano Marconi, Myriam Altamore, Dario Crippa, Andrea Scotton, e il sottoscritto – per venticinque racconti, venticinque storie ad alta tensione in cui altrettanti protagonisti affetti da diverse disabilità riescono a cavarsela da situazioni di pericolo grazie alle proprie capacità.
L’idea è venuta a Elio Marracci leggendo il mio thriller autobiografico Solo!, scaricabile gratuitamente dal web all’indirizzo:  http://letteratitudine.blog.kataweb.it/2009/06/16/solo-racconto-di-sergio-rilletti/ .
Un’antologia davvero diversa in cui ho voluto cimentarmi anch’io, scrivendo un’avventura inedita di Mister Noir pensata appositamente per questo volume.
Un’antologia che si può acquistare on-line, con il 15% di sconto, all’indirizzo:  http://www.ibs.it/code/9788889155677/capacita-nascoste-prima.html .
Un’antologia che, considerata la sua natura, è destinata ad entrare nella Storia!


©Sergio Rilletti, 2013