Da quando è
uscito questo libro ci sono state diverse recensioni, e io stesso ho rilasciato
diverse interviste al riguardo, sia sui giornali sia sui web-magazine, che
ho riunito in un apposito articolo di presentazione (CLICCA QUI).
Tuttavia, c’è un
aspetto che manca, che neanch’io ho finora affrontato: il Dietro le quinte di questo mio libro, ovvero cosa si cela dietro la
creazione di ogni singolo racconto. Eh sì, perché, spesso, la stesura di una storia
di fantasia è interconnessa con ciò che capita all’autore nella realtà, che può
influire sull’alterazione della trama.
Ma innanzitutto,
in questa puntata introduttiva, è giusto partire da una domanda fondamentale: Chi è Mister Noir?
Mister Noir è un geniale investigatore
privato, affetto da tetraparesi spastica - e quindi, per pura combinazione, affetto del mio stesso tipo di disabilità -, che vive e opera a Milano, e che è
assistito da due donne: Consuelo Gomez, una domestica filippina con cui
convive, brontolona ma tuttofare, ed Elena Fox, la sua bella e letale
assistente, che lo segue nelle indagini.
Nonostante il suo handicap, che lo costringe
sulla carrozzina e gli crea qualche problema di articolazione nei movimenti e
nel linguaggio, non è né paralizzato né muto. Anzi, ha un forte senso
dell’umorismo, a tutto campo, col quale spiazza i suoi interlocutori e fa
spazientire di continuo sia Consuelo Gomez sia il commissario Cordieri, che spesso
incontra nel corso delle indagini.
Insomma, Mister Noir ha sì dei problemi ma
non se ne fa, gettandosi a capofitto nella vita e nei casi più intricati.
Detesta il bullismo, le ingiustizie, e
l’omertà, a qualsiasi livello, contro cui reagisce sempre in maniera piuttosto
decisa; in compenso, però, entra in empatia con i bambini, verso i quali si
intenerisce.
Guida con disinvoltura una possente
carrozzina elettrica e, all’occorrenza, un furgone nero super-attrezzato, che,
da autentico uomo d’azione qual è, usa anche in modo improprio.
C’è qualche perplessità sul fatto che Mister
Noir possa chiamarsi veramente così, ma, a chiunque osi chiedergli il suo vero
nome, con un cipiglio che ne rimarca l’assoluta ovvietà lui risponde:
“Mister!”.
Le sue avventure, come vedremo nelle prossime puntate, spaziano
in diversi generi e sottogeneri del thriller, partendo sicuramente dall’hard
boiled, che ha come protagonisti i detective privati, ma comprendendo, tra gli
altri, anche il fantastico e lo spionaggio.
Io mi vanto di essere il suo biografo sin da quel lontano Sabato 16 Ottobre
2004, quando, in una memorabile serata all’Admiral Hotel in compagnia di Andrea
G. Pinketts e Andrea Carlo Cappi, presentai la sua prima avventura, La vendetta dell’uomo che non era mai nato,
che avevo scritto per un numero di M-Rivista
del mistero.
Già, io sostengo di essere il suo biografo, ma, nonostante ciò, alcune persone - riconoscendomi perfettamente nel mio personaggio - sostengono che io sia il suo alter ego. Uno dei tanti misteri che avvolgono me e Mister Noir!... Ma, di questo, ne parleremo più diffusamente nelle prossime puntate!
CONTINUA…
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@Sergio Rilletti, venerdì 17 giugno 2022
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