domenica 8 dicembre 2024

PAROLA DI SCRITTORE (3x01): MISTER NOIR: HATE & LOVE - UN ROMANZO TRA URBAN FANTASY E REALTA' (Un intervento inedito - Scritto per Radio Skylab)

Salve a tutti, e Benvenuti a questa prima puntata della terza stagione di Parola di Scrittore-Cinque minuti con Sergio Rilletti!… Come ben sapete, io sì sono uno scrittore, ma sono conosciuto soprattutto come il biografo di Mister Noir. E lo sono da vent’anni.

Un anniversario che è iniziato alla grande con Hate & Love – Un recital per il ventennale di Mister Noir , che ha visto anche la partecipazione di Camilla Zanchetta e delle classi 3^ A e 3^ B della scuola media De Andrè, di Celle Ligure. Ma, di questo, ne parlerò bene un’altra volta.

Oggi, invece, vi parlerò del libro, del romanzo, che celebra questo importante anniversario: Mister Noir: Hate & Love (edito da Oakmond Publishing, e acquistabile - in cartaceo e in e-book - su Amazon).

E se per i libri precedenti, ovvero Le avventure di Mister Noir, ormai fuori commercio, e il corposo Mister Noir, avevo inventato dei racconti-spot, in puro stile Carosello (un programma-cult di varietà basato su arguti sketch umoristici, interpretati da attori e personaggi famosi, che si concludevano con la veloce pubblicità di un prodotto), per Mister Noir: Hate & Love ho creato un vero e proprio trailer letterario, che ovviamente ora vi propongo. 

Un ragazzo scompare misteriosamente. Un altro compie una rapina, e poi se ne dimentica. Un terzo sparisce pure lui. E una ragazza coraggiosa, e di solito razionale, che per amore decide di ficcarsi nei guai.

E tutti i loro genitori assumono Mister Noir per capire cosa stia succedendo e ritrovarli.

Partendo da un gioco di ruolo virtuale fantasy, Hate & Love - dove i giocatori sono immersi in scenari ispirati ai luoghi della Liguria e, al tempo stesso, impegnati in prove reali pericolose e senza senso -, Mister Noir ed Elena Fox si impegnano a fondo per riannodare i fili evanescenti di un’intricata vicenda che unisce i quattro giovani protagonisti, ma che sembra sfuggire a ogni tipo di logica.

 Una vicenda che si dipana tra Milano, Albisola Superiore, ed Ellera, dove i due detective, più temerari e sfrontati che mai, dovranno vedersela non solo con nemici reali e dannatamente ben organizzati, ma pure con poteri occulti, storie e miti liguri, e molto altro… compiendo scoperte assolutamente inimmaginabili.

Mister Noir: Hate & Love.

Il primo romanzo della serie di Mister Noir - il primo eroe disabile seriale della Storia della letteratura italiana, protagonista di thriller umoristici -, la sua avventura più sorprendente e colossale - nata per essere un film -, il volume che celebra il ventennale della sua nascita editoriale, è ora in vendita - in cartaceo e in e-book - su Amazon da Oakmond Publishing.

ANCHE SE SIETE DA 20 ANNI ACCANITI FAN DI MISTER NOIR, QUESTO ROMANZO VI SORPRENDERA’!

Ma se la trama, e soprattutto il suo svolgimento, che ovviamente non rivelerò oltre, unisce il thriller e l’urban fantasy, per me è interessante raccontare come questi due generi, molto popolari ma decisamente distanti tra loro, siano riusciti a confluire in un’unica storia.

Un processo che parte da alcuni fatti, indipendenti tra loro, che mi sono accaduti nel corso degli anni.

La scintilla iniziale mi scoccò anni fa, quando un OSS - Operatore Socio-Sanitario - trentenne, simpatico e chiacchierone, un giorno mi disse che aveva speso cento euro per la ristrutturazione di un proprio castello in un gioco virtuale, spiegandomi bene il motivo e il funzionamento di tale gioco; io, prima gli feci capire che per me non era propriamente intelligente spendere 100 euro - o anche molto meno - per qualcosa che di fatto non esiste, e poi mi venne subito l’idea di scrivere un thriller dove un gruppo di giovanissimi (in una storia di fantasia non sarebbe stato credibile che fossero dei trentenni) compissero azioni totalmente assurde obbedendo ciecamente e segretamente a un benemerito sconosciuto.

Quando poi, nel 2016, i tipi dell’Associazione Progetto Cine Indipendente, diCelle Ligure, mi chiesero di scrivere un’avventura di Mister Noir per loro, in modo da trasformarla in un prodotto cinematografico o televisivo ponendomi come unico limite che almeno il 20% delle scene fosse ambientato in Liguria -, io accettai e decisi di realizzare quell’idea.

Una storia che ho voluto iniziare all’Istituto Paritario Cocchetti,  di Milano, dove due anni prima avevo tenuto un incontro nell’Aula Magna, con due splendide classi del Liceo Scientifico. Un piccolo e affettuoso omaggio, nonostante quello che accade nel romanzo, che poi, per motivi topografici, ha comportato la creazione di un nuovo personaggio, il commissario De Santis del Commissariato Porta Ticinese, che compare per la prima volta in questa storia.

Ora non mi dilungherò a raccontare tutte le fasi e le vicissitudini che hanno contribuito a formare questo romanzo, che comunque potrete leggere nel mio libro, ma un grave fatto di cronaca, proprio verso la fine del 2016, che sembrava ispirato a ciò che stavo scrivendo io (cosa chiaramente impossibile!), mi indusse a dissociarmi dalla realtà, sfidandola a raggiungermi di nuovo, aprendomi al genere fantastico e creando un romanzo che, di fatto, è un’insolita (ed esplosiva) miscela di thriller, stretta attualità (di otto anni fa come di oggi), e urban fantasy.

Un impegno, quello che avevo preso con i tipi dell’Associazione cellese, che mi aveva generato un senso del dovere talmente forte da aiutarmi, verso la fine del 2018, a superare un periodo ospedaliero particolarmente ostico.

Un libro in cui, nei Voluti Ringraziamenti finali, ho voluto stringere in un grande abbraccio tutti coloro che, in questi vent’anni, hanno contribuito a far crescere la figura e la popolarità di Mister Noir. Tra questi - oltre ad Andrea G. Pinketts, Andrea Carlo Cappi, Daniele G. Genova, Marco Minuto, Stefano Pastorino, e Martin Zanchetta -, desidero ricordare Renato Zunino, più volte sindaco di Celle Ligure, che purtroppo ci ha lasciato proprio questa settimana.

Per me lui era un’Istituzione. E non solo perché è stato il sindaco di Celle Ligure, ma anche perché, al termine di ogni evento in Piazzetta Arecco a cui assisteva, lo vedevo aiutare a smontare le panche, donandomi un senso di vicinanza e di familiarità.

E da quando, nel 2017, complice una presentazione particolarmente riuscita di un’antologia di Mister Noir, mi conferì la prima Civettina d’Oro della città, attribuendomela per meriti culturali, io l’ho sempre ringraziato, ogni volta che ho potuto; e l’ho fatto anche ora, all’interno di questo mio primo romanzo. 

Bene, per ora è tutto. Ma solo per il momento.

Il ventennale della nascita di Mister Noir è appena cominciato, e ci sono ancora tante cose da raccontare.

E, come se non bastasse, so che Babbo Natale scalpita dalla voglia di regalare tantissime copie di Mister Noir e di Mister Noir: Hate & Love (CLICCA QUI), appunto, a Natale!

 

©Sergio Rilletti, sabato 7 dicembre 2024, ore 11.35, Radio Skylab, per "PAROLA DI SCRITTORE-CINQUE MINUTI CON SERGIO RILLETTI" - Letto da Stefano Pastorino e Martin Zanchetta

 

sabato 30 novembre 2024

MyLife - LA SECONDA PIZZATA DELLA RINASCITA (Una poesia autobiografica inedita)


Cari amici, ben arrivati

alla Seconda Pizzata della Rinascita:

cinque anni sono passati

da quella serata così magica.

Io in quell’occasione vi radunai

perché l’anno prima, per miracolo, mi salvai,

e amici, consolidati e inaspettati, ritrovai:

in quei giorni di ospedale così turbolenti

mi si erano affollati incertezze e mille tormenti;

ma una promessa, fatta ad amici, avevo sempre in mente,

e il pensiero di quel mio impegno, ogni dì vivo mi mantenne.

Poi quel progetto è mutato,

non più un film ma un romanzo è diventato:

una lunga e unica storia che, tanto per cambiar,

ha sempre a che fare con Mister Noir.

Ma un altro grande progetto, cinque anni fa, vi avevo annunciato,

che poi, a un certo punto, sembrava sfumato.

Ora però ho preso in mano io la situazione,

e, finalmente, sembra profilarsi una buona soluzione:

andrò ad abitare vicino a Casa Caldera,

dov’è svanita nel nulla l’équipe della Vecchia Era:

solo lo spazio libero del cortile vi condividerò,

e in un appartamento con una assistente, io, da solo, vivrò.

Non so bene quanto tempo ci vorrà,

ma tra qualche mese, comunque, questo accadrà.

E sapervi sempre così vicini, cinque anni fa come ora,

forza mi infonderà e un gran bene, certamente, mi farà!

 

©Sergio Rilletti, giovedì 21 novembre 2024

(Letta da Sergio Malacrida al Ristorante-Pizzeria "Dai 2 fratelli" di Milano)

giovedì 21 novembre 2024

MISTER NOIR: HATE & LOVE (Il "trailer letterario" del primo romanzo di Sergio Rilletti)

 

Un ragazzo scompare misteriosamente. Un altro compie una rapina, e poi se ne dimentica. Un terzo sparisce pure lui. E una ragazza coraggiosa, e di solito razionale, che per amore decide di ficcarsi nei guai.

E tutti i loro genitori assumono Mister Noir per capire cosa stia succedendo e ritrovarli.

Partendo da un gioco di ruolo virtuale fantasy, Hate & Love, dove i giocatori sono immersi in scenari ispirati ai luoghi della Liguria e, al tempo stesso, impegnati in prove reali pericolose e senza senso, Mister Noir ed Elena Fox si impegnano a fondo per riannodare i fili evanescenti di un’intricata vicenda che unisce i quattro giovani protagonisti, ma che sembra sfuggire a ogni tipo di logica.

 Una vicenda che si dipana tra Milano, Albisola Superiore, ed Ellera, dove i due detective, più temerari e sfrontati che mai, dovranno vedersela non solo con nemici reali e dannatamente ben organizzati, ma pure con poteri occulti, storie e miti liguri, e molto altro… compiendo scoperte assolutamente inimmaginabili.

Mister Noir: Hate & Love.

Il primo romanzo della serie di Mister Noir - il primo eroe disabile seriale della Storia della letteratura italiana, protagonista di thriller umoristici -, la sua avventura più sorprendente e colossale - nata per essere un film -, il volume che celebra il ventennale della sua nascita editoriale, è ora in vendita - in cartaceo e in e-book - su Amazon da Oakmond Publishing (CLICCA QUI).

ANCHE SE SIETE DA 20 ANNI ACCANITI FAN DI MISTER NOIR, QUESTO ROMANZO VI SORPRENDERA’!


©Sergio Rilletti, giovedì 21 novembre 2024


giovedì 24 ottobre 2024

MyLife - 90 E 56 (Un mio dipinto "a parole" di mia mamma)


Novant’anni vengono una volta sola nella vita; così come 56, d’altronde.

E 90 e 56 hanno diverse cose in comune.

Innanzitutto sono entrambi caparbi: se hanno un obiettivo, o un mistero da risolvere, non c’è nulla che possa fermarli.

Poi sono entrambi inclini alla bontà e al perdono. Be’, 56 forse fa un po’ più di fatica, perché è abituato a vedere con gli occhi e a ragionare con la mente. 90 no; 90, che a differenza di 56 è una donna, vede e ragiona sempre e solo con un altro organo: il cuore. Quindi non solo, come 56, non riesce a vedere il male dove non c’è - che è una prerogativa molto più rara di quanto si possa pensare -, ma, addirittura, quando qualcuno la ferisce e la fa soffrire, lei, grazie a uno speciale e potentissimo microscopio installato nella sua anima, alla fine riesce a intravedere degli atteggiamenti di scusa, impossibili da scorgere a occhio nudo, e quindi a perdonare sempre, chiunque.

Lei è la bontà e la generosità fatta a persona, ha un animo fanciullesco e colorato come un caleidoscopio, e si prodiga sempre verso gli altri, in qualunque modo possibile, facile o difficile; che siano persone a lei molto ben conosciute, poco conosciute, o semplici e casuali passanti, lei le aiuta comunque. E se qualcuno per strada la ringrazia o le dona un complimento o un sorriso, lei, una volta tornata a casa, con candido stupore comincia a chiedersi: Perché?.

Appartenendo al segno zodiacale della Bilancia, a differenza di 56 che è un Toro, procede, come un funambolo munito di piatti di porcellana, sul filo della vita, gestendo situazioni che rischierebbero di crollare frantumandosi al suolo.

Io, 56, in qualità di suo figlio, arranco per cercare di essere alla sua altezza. Sono perfettamente consapevole che è assolutamente impossibile, ma almeno ci provo!

E, in ogni caso, sono molto, molto, molto orgoglioso di averla come madre.

 

BUON 90° COMPLEANNO, CARA MAMMA!


©Sergio Rilletti, mercoledì 23 ottobre 2024 – ore 15.13

“pro” lunedì 21 ottobre 2024

 

mercoledì 16 ottobre 2024

MyLife - 20 ANNI CON MISTER NOIR (Un articolo autobiografico inedito)

Ebbene sì, sono passati vent’anni. Devo farmene una ragione.

Non che io li senta (anche perché gli anni passano, mica ti parlano!), ma è così.

Sono passati 20 anni da quella magnifica serata di Sabato 16 Ottobre 2004, quando, nella zona ristorante dell’Admiral Hotel di Milano, alle ore 20.14, dopo un lungo periodo di gestazione di circa tre anni, lui nacque.

No, non sto parlando di un neonato, e neanche di un bambino di circa tre anni, ma di colui che, sin dalla sua prima apparizione, era predestinato a diventare il primo eroe disabile seriale della Storia della letteratura italiana - affetto da tetraparesi spastica, esattamente come me -, protagonista di thriller umoristici.

Mister Noir.


Nacque in un numero di M-Rivista del mistero, fondata e diretta da Andrea G. Pinketts e Andrea Carlo Cappi, intitolato Sangue spagnolo, con un romanzo breve di genere fantastico, La vendetta dell’uomo che non era mai nato, che univa il thriller storico, come qualcuno l’ha definito, all’urban fantasy, dando origine a una serie di racconti completamente nuova, Le avventure di Mister Noir.

La sua età non era precisata, ma già dalla sua seconda avventura, Caccia alla cacciatrice, viene attestata sui trent’anni. Età che, nonostante il passare del tempo, non sembra essere cambiata; né per lui né per Elena Fox, la sua bella e indomita assistente che lo aiuta nelle indagini. E confido che, prima o poi, Mister Noir - di cui mi vanto di essere il biografo - mi rivelerà il segreto della loro permanente giovinezza.

Intanto i due simpatici detective privati, dotati di un forte senso dell’umorismo (lui) e di una notevole empatia (lei), continuano a indagare, passando di mistero in mistero, da un genere di thriller all’altro, conquistando l’interesse sia degli appassionati e degli esperti di gialli, nel senso più esteso del termine, sia di chi si occupa, a vario titolo, di disabilità.

Ma fu una domanda del tutto inaspettata di una giornalista a farmi trovare Mister Noir catapultato direttamente nella mia vita reale.

Nel marzo 2010, infatti, la giornalista Silvia Gelmini, nel bel mezzo di un’intervista reale al sottoscritto per il sito EducazioneSostenibile.it, mi chiese cosa ne pensasse Mister Noir dell’educazione ambientale.

E io che ne so?, pensai.

Ma, non potendo ovviamente risponderle così, cominciai a cercare una soluzione, la trovai, e le risposi nel seguente modo: Com'è noto a chi segue da tempo Le avventure di Mister Noir, io sono il biografo dell’ironico detective; quindi io gli ho girato la domanda, e lui ha risposto così: "L'educazione ambientale è davvero un problema annoso, perché l'ambiente non vuole affatto essere educato. Protesta su tutto!… Lo smog gli rende poco gradevole l'aria, gli abusi edilizi deturpano la sua immagine, non vuole permettere ai cacciatori di fare liberamente quello che vogliono, e ogni volta che qualcuno abbatte una parte di foresta gli cresce il buco nell'ozono!… E' pieno di esigenze, questo ambiente!… E, di contralto, ci sono terremoti, alluvioni, esondazioni, pareti di montagna che sembrano sciogliersi come panetti di burro franando, tsunami, eruzioni vulcaniche, e onde anomale, che si abbattono su tutto ciò che l'uomo ha creato per garantirsi il possesso dell'ambiente; e, a chiosa di tutto ciò, orche rinchiuse in parchi acquatici che affogano le proprie istruttrici!… Ecco: io non so se questi fatti siano un chiaro messaggio dell'ambiente, ma, se fosse per me, lo tratterei con molto più rispetto… magari dandogli del Lei!".

A ripensarci sembra incredibile, ma, girando la domanda direttamente a Mister Noir, avevo trovato subito le parole giuste, la risposta esatta, ma proprio esatta.

Ebbene sì, Mister Noir mi aveva levato da un brutto impiccio.

E quello fu solo l’inizio.

Da quel momento, Mister Noir cominciò a palesarsi nella mia realtà: facendo un intervento in una chat d’un programma radiofonico che stavo ascoltando, per complimentarsi con mia nipote Greta; scrivendo un messaggio personale a Tecla Dozio, pubblicato nel volume a tiratura unica Te la ricordi la Libreria del Giallo?; e, soprattutto, come seppi in seguito, seguendo dei casi connessi con alcune mie vicende ed esperienze, più o meno conosciute.

Così prendono vita racconti come Tre primi incontri e C’è del marcio a Monticello Brianza, e romanzi brevi come Testimonial di una profezia (Operazione Polluce Blu) e Assalto alla RAI, tutti contenuti nel corposo volume Mister Noir (edito da Oakmond Publishing - CLICCA QUI), in cui la mia fantasia e la mia autobiografia si fondono, senza però mai confondersi, tra loro, decretando la svolta decisiva delle avventure di Mister Noir.

E i primi due racconti di questa nuova era, indipendentemente dal successivo ordine cronologico, furono Inseguimento a ruota, che scrissi per il sito della LEDHA-Lega per i diritti e la dignità delle persone con disabilità, ambientato a Celle Ligure, e Attentato al Cineindipendente, che scrissi per i tipi dell’Associazione Progetto Cine Indipendente, di Celle Ligure, in occasione del primo incontro pubblico in assoluto - intitolato I Misteri di Mister Noir - che mi vedeva protagonista, corredato pure da un fascicolo con una raccolta di miei racconti realizzato appositamente per l'occasione.


Ma non è finita qui.

E’ sempre a Celle Ligure, dopo una formidabile presentazione del libro Le avventure di Mister Noir (Cordero Editore) - mirabilmente condotta da Daniele G. Genova e Martin Zanchetta, e con un pubblico particolarmente attivo e partecipe -, che Mister Noir ricevette una candidatura come cittadino onorario… anche se poi il sindaco, Renato Zunino, decise invece di attribuire a me la prima, e per ora unica, Civettina d’Oro della città, assegnandomela per meriti culturali. Mentre, in tempi molto più recenti, su invito di Stefano Pastorino che mi ospita regolarmente nel suo programma Noi su Radio Skylab, Mister Noir ha fatto un intervento nella mia rubrica radiofonica Parola di Scrittore-Cinque minuti con Sergio Rilletti!... E, come se tutto questo non bastasse, nel 2020, su specifica richiesta di Giada Trebeschi - scrittrice, e capo-editor della Oakmond Publishing -, è stato lui a scrivere, a modo suo, una breve biografia su di me (CLICCA QUI)!

Infine, lo scorso agosto, per presentare il mio attuale libro che lo riguarda, Mister Noir appunto, in modo un po’ diverso, ho ideato una presentazione-recital intitolata Un recital per Mister Noirriservandomi una parte nel ruolo di me stesso.

Oggi è il 16 ottobre 2024. E’ mercoledì anziché sabato, questo è vero, ma sono pur sempre passati vent’anni; non c’è niente da fare.

E, per celebrare degnamente questo storico anniversario, a breve uscirà il primo romanzo vero e proprio della serie: Mister Noir-Hate & Love (edito da Oakmond Publishing).

Non voglio anticiparvi nulla, ma sarà un romanzo che si snoderà tra l’attualità… e tutto ciò che caratterizza le avventure di Mister Noir. E spero proprio che sorprenderà voi, nel leggerlo, come ha sorpreso ripetutamente me, nello scriverlo!


 
 ©Sergio Rilletti, mercoledì 16 ottobre 2024 – ore 16.37

 

martedì 15 ottobre 2024

SORVOLARE... SULLE ALI DELLA FANTASIA (Una poesia inedita - Scritta per "GIOVANI SENZA CONFINI 2024")

Da sempre diciamo Volare sulle ali della fantasia:

una formula un po’ magica

che è un po’ di tutti… e un po’anche mia;

ma quello a cui nessuno pensa,

e che nella mente capolino non fa,

è che la fantasia serve anche a sorvolare la realtà.

Lei ci fa, sì, volare su reami colorati, principi, e principesse,

ma ci fa anche planare su città, viali, e teste assai diverse;

e se c’è qualche problema che notiamo,

noi una soluzione la cerchiamo;

e non importa se una questione è semplice o tortuosa,

perché la fantasia è comunque sempre assai generosa;

e, se noi le diamo la possibilità,

la fantasia sempre ci aiuterà

a modificare, con pazienza, la realtà.

Attenzione, però, perché la fantasia, a volte, è birichina,

e una realtà che personalmente non vediam

possiamo confonderla con quello che noi pensiam.

E se qualcuno ci fa tanto innervosire,

noi in un racconto lo possiamo inserire:

ovviamente la fantasia un altro nome gli darà,

ma ciò che ci ha fatto arrabbiare si saprà,

e, a sfogarci e a migliorare il mondo, utile sarà.

Così da sempre è, e così sempre accadrà:

qualunque cosa noi facciam,

la fantasia ci accompagnerà,

e se a sfruttarla al meglio noi riusciam,

grandi gioie e soddisfazioni lei ci regalerà,

e un gran bene, a tutti, farà!


                                               Sergio Rilletti

                                        Milano, venerdì 28 giugno 2024


Letta da Martin Zanchetta alla Galleria Bouffou durante la manifestazione "GIOVANI SENZA CONFINI"

Celle Ligure, sabato 7 settembre 2024


lunedì 2 settembre 2024

PAROLA DI SCRITTORE (2x09): IL MIO NOME E' PLAYLIST (Un intervento filosofico-autobiografico inedito - Scritto per Radio Skylab)

Salve a tutti, e Benvenuti a questa nona e ultima puntata, almeno per questa stagione, di Parola di Scrittore!

A volte incappo in persone normodotate, che conosco bene, che si lamentano della propria vita e della propria solitudine. E quindi io, che - nonostante le mie notevoli difficoltà motorie -, grazie a una serie di scelte di vita ben precise sono un esempio dell’esatto contrario, avevo deciso di dedicare questa puntata a questo argomento. Tuttavia, il clima caldo ma spensierato dell’estate mi induceva a cercare un tema più distensivo; così, mi è venuta in mente un’idea alternativa, un giusto compromesso: trattare quest’argomento attraverso un’immaginaria playlist di tre canzoni particolarmente significative per me.

Quindi, parafrasando una celebre canzone contro la guerra dell’eclatante trio Ligabue-Piero Pelù­­-Jovanotti, il titolo di questa puntata, inevitabilmente, è: Il mio nome è Playlist.

Il primo titolo di questa mia playlist è, ovviamente, Uno su mille, uno dei più grandi successi di Gianni Morandi. Avevo 17 anni quando, in tv, la sentii per la prima volta: un vero e proprio inno alla perseveranza e alle proprie capacità, che decisi di adottare subito, ma proprio subito, come colonna sonora del mio sogno di diventare uno scrittore famoso.

Un sogno che, come tutti i sogni che si rispettano, e come insegna il bellissimo film Million dollar baby di Clint Eastwood interpretato da Hilary Swank (anche se poi, nella seconda parte, cambia decisamente argomento), ho dovuto inseguire per anni con profonda dedizione e pervicacia, cogliendo al volo ogni opportunità, andandomele a cercare quando non si presentavano da sole, e compiendo vere e proprie scelte di vita che mi facessero rimanere sempre in costante contatto col mondo della scrittura (in qualunque sua forma e dimensione).

E quando nel 2001 Andrea Carlo Cappi, in qualità di Direttore Editoriale di M-Rivista del mistero, decise di cominciare a darmi costante fiducia (pubblicando, tra le altre cose, le prime avventure di Mister Noir e Solo!, il mio racconto autobiografico per eccellenza - CLICCA QUI), io iniziai a darmi tenacemente da fare, cercando (e trovando) sempre un modo per collaborarvi. Eh, sì; perché lui era intenzionato ad aiutarmi ad affermarmi come scrittore, ma io dovevo dargli l’opportunità di farlo!

E così, oltre alle molte soddisfazioni personali - tra cui collaborazioni con autorevoli scrittori -, arrivarono pure la Civettina d’Oro per meriti culturali, questa mia rubrica radiofonica (credo la prima, in assoluto, con questo tipo di format), e, recentemente, un’inaspettata intervista, di prossima pubblicazione, che ho rilasciato a una rivista scientifica della prestigiosa Università Complutense di Madrid.

Uno su mille ce la fa! Ma com’è dura la salita; in gioco c’è la vita!” declama Gianni Morandi nella sua canzone.

Ecco. Io non mi considero ancora uno scrittore famoso, ma se non mi fossi impegnato così a fondo sarei rimasto solo un eterno sognatore a occhi aperti… e non avrei mai raggiunto tutti questi (e molti altri) risultati.

Il secondo brano di questa mia playlist è Hey man di Zucchero, che ho anche citato durante il mio intervento per la Civettina d’Oro (CLICCA QUI), a Celle Ligure; un brano sul valore dell’incontro, anche occasionale, con il prossimo, conosciuto o no, e, quindi, sul valore dell’amicizia.

Io, quando sono a Celle Ligure, vado in giro da solo, e mi fermo a parlare con le persone. Lo faccio dall’età di 19 anni, da quando ho potuto iniziare a uscire da casa con la mia carrozzina elettrica. Spesso sono persone che conosco, altre volte no; ma io mi fermo comunque, dedicando loro del tempo e la mia attenzione, qualunque età abbiano.

Per esempio,  anni fa, ogni volta che passavo davanti alla Casa di Riposo N.S. di Misericordia, incontravo un terzetto di anziani, capeggiato da una certa signora Rosa, che mi fermavano per un veloce, e ben augurale, scambio di battute. Un doppio-appuntamento giornaliero a cui aderivo molto volentieri, sapendo che, a loro volta, attendevano con gioia il mio passaggio.

E così, scorrazzando avanti e indietro per le strade di Celle Ligure, mi sono fatto molti amici, diversi dei quali ho ancora oggi.

Ma l’amicizia è un bene prezioso, che deve essere sempre coltivato, senza remore.

Io ho molti amici, e soprattutto molte amiche, che riunisco una volta all’anno per la mia festa di compleanno; una ricorrenza fissa che mantengo da 35 anni, sapendo che alcuni di loro ci tengono proprio… arrivando persino a richiedermela.

Sì, certo, ci sono certi amici che rischierei di non sentire e di non vedere proprio più se non fossi io a chiamarli, ma l’entusiasmo che sento nella loro voce quando li chiamo mi fa deporre l’orgoglio e continuare a mantenere, così, i rapporti.

Hey man, vieni e canta insieme a me, da questa parte della strada” invita Zucchero nella sua canzone.

Ecco. Se io non mi fossi comportato e non mi comportassi tuttora come ho raccontato - o, peggio ancora, se mi fossi rinchiuso in casa e isolato -, non solo a Celle Ligure non sarei così popolare, ma non avrei neanche così tanti amici.


Il terzo (e ultimo) titolo di questa mia playlist è Eh… già di Vasco Rossi, un brano sulla forza di volontà per superare, senza accettare loschi compromessi, le avversità. Un brano che da quando, verso la fine del 2018, dopo 32 giorni di degenza, sono uscito rinato dal reparto Medicina 3 dell’Ospedale Sacco di Milano, ho fatto mio.

Io ho la fama di essere un duro, un combattente, e in qualche puntata di Parola di Scrittore l’ho pure dichiarato apertamente, raccontando alcuni fatti al riguardo. Ho dovuto cominciare a combattere da quando ero piccolissimo, quando ero ancora nella pancia di mia mamma, per cercare la via d’uscita; e da allora non ho più smesso. Non solo per salvarmi la vita, ovviamente, ma anche per perseguire i miei sogni e salvaguardare i miei ideali. Anche a costo di fare scelte drastiche e, a volte, definitive.

Ora non farò l’elenco di tutte le volte che l’ho fatto, ma se c’è una cosa di cui sono particolarmente orgoglioso è che io, all’atto pratico, sono coerente con ciò che scrivo. Non che mi comporti esattamente come Mister Noir o come altri miei personaggi, ben inteso, ma l’impegno contro le ingiustizie di cui sono direttamente testimone è lo stesso.

Eh… già: sembrava la fine del mondo, ma sono ancora qua” dichiara Vasco Rossi nella sua canzone.

Ecco. Se io non fossi un vero combattente, nella vita avrei sicuramente molti meno problemi, ma niente di ciò che scrivo, e della musica che ascolto abitualmente, avrebbe realmente più molto senso.

E tutto questo perché il mio nome è Playlist.

Già. Ma attenzione: perché anche il nome di ciascuno di voi è Playlist.

E, che ci piaccia o no, è un nome veramente molto, molto, molto impegnativo. 

©Sergio Rilletti, sabato 24 agosto 2024, ore 11.45, Radio Skylab, per "PAROLA DI SCRITTORE-CINQUE MINUTI CON SERGIO RILLETTI" - Letto da Stefano Pastorino e Martin Zanchetta

 

martedì 7 maggio 2024

PAROLA DI SCRITTORE (2x08): MALEDETTO BIOGRAFO! (Un racconto-spot con L'Uomo Che Fumava, l'antagonista principale di Mister Noir - Versione per Radio Skylab)

 

Salve a tutti, e Benvenuti all’ottava puntata di Parola di Scrittore!... Domenica 28 Aprile, alla Galleria Crocetta di Celle Ligure, durante la prima edizione di Celle che legge-Pestare parole - il cui sottotitolo rende molto bene l’opera di macinazione che sta alla base del lavoro di scrittore -, c’è stata una nuova presentazione del mio libro, Mister Noir (edito da Oakmond Publishing), riproponendo al pubblico presente, e quindi dal vivo, l’intera banda di Parola di Scrittore.

Durante tale presentazione, però, ho potuto solo accennare a Maledetto biografo!, il racconto-spot dove L’Uomo Che Fumava, l’antagonista principale di Mister Noir, pubblicizza, a modo suo, il mio libro.

Quindi ora, insieme a Stefano Pastorino e Martin Zanchetta, ho deciso di proporlo a voi.

E così è uscito. Non bastava il primo libro, Le avventure di Mister Noir, no, ora ne è uscito pure un altro; molto più corposo del precedente, perdìpiù.

Già, uno pensa: E’ uscito un libro, quel rompiscatole dell’autore ha fatto divertire, ha fatto riflettere, ha osato persino deridere me e la mia splendida Organizzazione criminale internazionale fantasma… ma ora la pianterà!

E invece no.

Non ha fatto neanche in tempo a essere messo fuori commercio quel libro, che ne è uscito subito un altro: Mister Noir.

E non un libro qualsiasi, non un semplice seguito o una semplice riedizione di quello precedente. No. Macché. Lui si è inventato addirittura un mix, un cocktail.

Ha preso tutte le storie del primo libro, ormai fuori commercio, ha aggiunto un classico di Mister Noir, che quando era uscito nel 2006 su M-Rivista del mistero aveva ottenuto un grandissimo successo, ha scritto appositamente tre racconti nuovi, mai pubblicati - di cui uno, quello finale, che riguarda direttamente me e la mia Organizzazione -, colmando così i vuoti narrativi, e ha rivisitato tutti i racconti, dal primo all’ultimo, uniformando lo stile e creando un universo narrativo, fatto non solo di storie e personaggi ricorrenti, ma anche di una filosofia di vita che si contrappone drasticamente alla mia - che ambisco al totale assoggettamento delle menti delle persone -, anche quando non sono presente nelle storie.

E così l’autore, che nei racconti mi identifica come L’Uomo Che Fumava, ha realizzato un volume di undici storie, intitolato semplicemente Mister Noir, come il nome del protagonista - affetto da tetraparesi spastica, ironico, e rompiscatole almeno quanto lui -, che sfiora le quattrocento pagine, e che narra le avventure del detective e della sua assistente, Elena Fox, fino a domenica 10 giugno 2007, quando io e la mia Organizzazione criminale, La Spada di Damocle, tentammo di eliminare proprio il suo biografo, assaltando la sede milanese della RAI.

Ma andiamo con ordine.

Il libro si apre col primo incontro tra Mister Noir ed Elena Fox, con la loro prima rissa contro un gruppo di bulli, e col nefasto momento in cui Mister Noir notò, per la prima volta, il suo futuro biografo; si prosegue con la forsennata caccia a un fantasma serial killer, e al conseguente scontro con una setta satanica, che porta alla luce un fatto storico fondamentale per la vita di tutti noi ma poco conosciuto nella sua interezza; nella terza storia, ambientata durante un’anomala rapina palindroma, Mr. Noir interviene per difendere due bambini da un atto di bullismo; nella quarta avventura, l’autore ci parla di folli cure sperimentali per persone con disabilità e di commercio illegale di organi; poi, nella quinta storia, è il turno del misterioso delitto di un educatore, che i due detective sono chiamati a risolvere in una comunità di Monticello Brianza abitata da persone con… diverse particolarità; nella sesta avventura, invece, i due detective sono impegnati a dare la caccia a Serena Bonita, una spietata killer dallo sguardo torvo, che mi piacerebbe molto avere tra le mie fila, perfetta sosia di Elena Fox.

E poi… E poi c’è la narrazione dell’allucinante caso del delitto indotto, e di quando, indagando sul mondo dei call center, quel maledetto investigatore privato intralciò, per la prima volta, i piani miei e della mia Spada di Damocle.

 L’ottava avventura, invece, è ambientata a Porto Azzurro, e, mentre Mister Noir ed Elena Fox sono impegnati a sventare una catastrofica profezia legata a un fatto storico e di cronaca realmente avvenuti in quelle acque, quel rompiscatole dell’autore ci fa vivere la gioiosa atmosfera della 10^ Regata dell’Amicizia - una manifestazione sportiva velica a cui lui stesso ha partecipato, riservata alle persone con disabilità e ai loro accompagnatori -, permettendosi addirittura di far notare com’è un rapporto sano e normale tra persone disabili e normodotate; indipendentemente dai ruoli.

Segue una breve vicenda ambientata in un’altra località marittima, Celle Ligure, in cui il detective, con la sua possente carrozzina elettrica, si mette all’inseguimento di un ragazzino in bicicletta che gli ha mancato di rispetto; mentre, nella storia successiva, Mr. Noir ha solo dodici ore di tempo per trovare l’antidoto che salvi la vita al suo cliente, tentando di decifrare quello che lui dice, che però, a causa del veleno che ha ingerito, col passare del tempo e quindi con l’approssimarsi della propria morte, fa battute sempre più demenziali e incomprensibili.

E infine c’è l’undicesimo racconto, quello col quale il biografo di Mister Noir ha deciso di chiudere l’antologia.

Apposta.

Per farmi uno sberleffo.

Infatti, si tratta del lungo racconto dell’ingegnoso piano che avevamo escogitato per eliminarlo quando sarebbe stato ospite di Luca Crovi nel programma Tutti i colori del giallo di Rai Radio Due. Il suo thriller autobiografico Solo! (CLICCA QUI), purtroppo ancora disponibile sul web con i suoi vari sequel - che aveva scritto sia per reagire a un’eccessiva e ingiustificata omertà di gruppo sia per la voglia di ritrovare la coppia di giovani che lo soccorse al Parco di Monza -, l’aveva reso popolare, dimostrando che anche le persone disabili, se vogliono, possono reagire in modo deciso e funzionale!... E noi, questo, non potevamo certo permetterlo!

Purtroppo l’esistenza stessa di questo libro è la prova inconfutabile che il nostro piano non funzionò.

Non solo, ma nel 2017, complice una presentazione particolarmente riuscita del suo libro precedente, che ora è inglobato in questo, il sindaco di Celle Ligure, Renato Zunino, gli conferì la prima Civettina d’Oro della città, per meriti culturali.

Insomma, per me e La Spada di Damocle, un disastro totale!

Ora sicuramente voi vi state chiedendo perché io, che ho tutti i motivi per odiare Mister Noir e il suo maledetto biografo, stia facendo pubblicità a questo libro.

Be’, il motivo è molto semplice: il libro ormai esiste; s’intitola Mister Noir, è edito dalla Oakmond Publishing, e si può comprare facilmente su Amazon (CLICCA QUI)!... E io ci tenevo a farvi conoscere il mio pensiero, il mio punto di vista al riguardo.

Così, anche se non credete alla mia esistenza e pensate che io sia solo un parto della fantasia di Sergio Rilletti - il biografo di Mister Noir -, da ora in poi ogni volta che sentirete una spada di Damocle pendervi sopra la testa o colpirvi a tradimento, be’… saprete a chi pensare!


©Sergio Rilletti, sabato 4 maggio 2024, ore 11.45, Radio Skylab, per "PAROLA DI SCRITTORE-CINQUE MINUTI CON SERGIO RILLETTI" - Letto da Stefano Pastorino e Martin Zanchetta

 

mercoledì 24 aprile 2024

MISTER NOIR A "CELLE CHE LEGGE" (Una nuova presentazione del mio libro)

 

Salve a tutti!... Vi aspetto DOMENICA 28 APRILE, alle Ore 15, presso la Galleria Crocetta (sul Lungomare Crocetta di Celle Ligure), dove, in occasione della prima edizione di Celle che legge, farò una nuova presentazione del mio libro: Mister Noir (edito da Oakmond Publishing).

Con me ci saranno gli inossidabili Stefano Pastorino e Martin Zanchetta.

E, a proposito di Celle Ligure, se volete leggere il testo del mio recente intervento di Parola di Scrittore-Cinque minuti con Sergio Rilletti, intitolato Celle Ligure e il Pronto Intervento della Solidarietà, il link diretto è:  https://rilletti.blogspot.com/2024/04/parola-di-scrittore-2x07-mylife-celle.html .

 

BUONA LETTURA A TUTTI, E… VI ASPETTO DOMENICA 28 APRILE A CELLE LIGURE (SV)!

 


 ©Sergio Rilletti, mercoledì 24 aprile 2024