In quest’avventura, Mister Noir si ritrova a muoversi tra chiese cattoliche, presunti maghi, sette sataniche, e cacciatori di libri senza scrupoli, per dare la caccia a un fantasma serial killer che fa strage di preti. Suo cliente, un prete dal nome singolare, don Gianni Boncompagni, perseguitato da un terribile incubo accompagnato da una frase minatoria in latino (che feci tradurre dall'italiano al latino, appunto, da mio padre).
Ma come mi
venne quest’idea?
Quando, nel 1999, scoppiò la diatriba culturale tra la comune ma errata convinzione che il Capodanno del 2000 avrebbe celebrato l’inizio del secondo millennio e la giusta e ponderata deduzione che invece avrebbe celebrato il compimento, e quindi la fine, di tale millennio, mio padre, che come me sosteneva questa seconda tesi, mi fece leggere un breve articolo sulla riforma del cosiddetto calendario gregoriano (ovvero quello che usiamo ancora oggi).
L’articolo non risolveva la diatriba, ma enunciava quali provvedimenti fossero stati adottati per adeguare il calendario terrestre a quello astronomico… dandomi subito lo spunto per scrivere un thriller di genere fantastico.
Tuttavia, al momento, dovetti rinunciare a questo progetto e dedicarmi ad altro (erano gli anni in cui collaboravo assiduamente con l’Agenzia giornalistica Hpress), anche se l’idea continuava a ronzarmi per la mente.
Quando poi, nel 2003, iniziai a scrivere la prima avventura di Mister Noir per un numero di M-Rivista del mistero intitolato Finestra sull’ignoto, dedicato appunto ai thriller surreali, decisi di riprendere quest’idea adattandola al mio nuovo progetto.
Pertanto mi documentai a fondo sulla riforma che portò alla nascita del nostro calendario… a partire da una drastica decisione, assolutamente inimmaginabile, che ora non vi rivelerò per non rovinarvi l’effetto sorpresa nella storia ma che mi diede l’idea per la trama e per il titolo di questo racconto. Era la prima storia di una nuova serie (o almeno questa era la mia intenzione!), la prima con un eroe disabile (seriale) protagonista di thriller umoristici. E quindi doveva essere proprio dirompente!
Tuttavia, in corso d’opera, agli inizi del 2004, appresi che questo racconto non avrei più potuto pubblicarlo su quel numero di M-Rivista del mistero, ma su un altro, intitolato Sangue spagnolo.
Infatti, Andrea Carlo Cappi, Direttore Editoriale della rivista, era venuto a sapere che quell’Ottobre, La passione per il delitto - un importante festival letterario internazionale che si svolgeva a Monticello Brianza -, sarebbe stato dedicato al giallo spagnolo; quindi scambiò l’uscita dei due numeri, in modo da poter presentare, giustamente, Sangue spagnolo in anteprima a quel festival, ma anticipando di tre mesi l’uscita di Finestra sull’ignoto (anche se poi, in effetti, uscì l’anno dopo, nel Marzo 2005).
Ritrovandomi a ridosso di una scadenza fuori programma, che mi impediva di finire in tempo La vendetta dell’uomo che non era mai nato, mi affrettai a inviare a Cappi un altro mio racconto, Delitto impossibile, adatto per quel numero (non sia mai che perdessi un’opportunità!), e, essendomi prefissato che ogni avventura di Mister Noir dovesse essere in tema col numero della rivista che l’avrebbe ospitata, cercai un appiglio per agganciare il mio racconto al giallo spagnolo.
Così decisi di citare, all’interno del mio racconto, il bel romanzo Il Club Dumas di Arturo Pérez-Reverte, che, su consiglio dello stesso Cappi, avevo letto per poter scrivere quella prima avventura di Mister Noir. Inoltre, essendo un tenace inseguitore del paradosso e della perfezione, mi cimentai pure nella recensione di quel libro (CLICCA QUI), creando in questo modo, su quel numero, una sorta di crossover tra un mio racconto e una mia recensione di un romanzo spagnolo.
Inoltre, essendo consapevole che se ero arrivato a quel punto lo dovevo soprattutto alla mia amica Federica, che per quattro anni mi aveva tenacemente accompagnato agli incontri letterari condotti da Andrea G. Pinketts & Andrea Carlo Cappi, volli inserirla, col suo nome e la sua descrizione, in quel mio racconto, importantissimo per me, riservandole un piccolo cameo… e trasformandola, nel tempo, in un personaggio ricorrente della serie: Federica Sirleto.
Anche don
Fausto Giglio, immaginario discendente di Luigi Giglio - famoso medico,
astronomo, e matematico del xvi
secolo, nonché principale artefice della riforma che portò all’istituzione del calendario
gregoriano -, nel corso del tempo è diventato un personaggio ricorrente!... Ma, di questo e di altri personaggi ricorrenti delle
avventure di Mister Noir, ne parleremo più diffusamente nelle prossime puntate!
CONTINUA…
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@Sergio Rilletti, mercoledì 28 giugno 2023
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