Salve a tutti, e Benvenuti alla sesta puntata di Parola di Scrittore-Cinque minuti con Sergio Rilletti!... Se avete seguito la puntata precedente, sapete che, verso la fine, Stefano Pastorino e Martin Zanchetta mi avevano invitato a venire in studio… insieme a Mister Noir. E così ho fatto.
O, almeno, ci ho provato.
Ho girato la richiesta a Mister Noir, che, ovviamente, ha declinato l’invito; in compenso, però, mi ha inviato un intervento, che io ora consegno a loro, e che sicuramente vi leggeranno.
D’altronde, non potevo certo ignorare completamente l’invito di due
persone che hanno sempre mostrato pubblicamente stima e simpatia nei miei
confronti.
La prima volta che Stefano Pastorino si occupò di me fu nel 2019,
quando mi prestò la voce, che ovviamente gli restituii subito, per la prima
puntata di Parola di Scrittore, dando
origine a un vero e proprio audioracconto, il cui titolo, Portatore di pazienza, non ha nulla a che fare con la mia professione
di detective privato, né con chi ha a che fare con me, ma con la mia condizione
di persona con disabilità (CLICCA QUI). E so che Pastorino, originariamente, avrebbe voluto
intitolare questa rubrica Cinque
minuti con Mister Noir, ma il mio
insostituibile biografo si è opposto e optò per un titolo molto più modesto.
La prima volta che Martin Zanchetta si occupò di me fu, invece, nell’estate
2011, quando a Celle Ligure, durante la 9^ Mostra Internazionale del Cinema
Indipendente, organizzò un incontro
dedicato a me, il primo in assoluto.
Una circostanza che poi si rivelò particolarmente fortunata, dato che mi ritrovai
a risolvere un caso salvando la vita a lui, al mio biografo, alla deliziosa
Noemi Pinna, che conduceva la manifestazione, e a un altro centinaio di
persone. Un caso che il mio biografo ha saputo narrare seduta stante
nell’istant-novel Attentato al
Cineindipendente, presentandolo in
anteprima all’incontro che mi riguardava (CLICCA QUI).
Ma queste non sono le uniche volte che la mia vita incrociò quella del
mio biografo. E ora vi farò alcuni esempi.
Innanzitutto, se avete letto il volume di romanzi brevi e racconti che
mi riguarda, Mister Noir (edito da Oakmond Publishing - CLICCA QUI), sapete che la prima volta che notai il mio
futuro biografo fu la sera in cui io conobbi
Elena Fox, che poi diventò la mia perspicace e indomabile assistente, e lui conobbe una sua fan, un gran bel fiorellino
di nome Simona, che poi diventò la sua scrupolosa e implacabile assistente
nella revisione dei testi delle mie avventure (e non solo).
Nel 2009 scrissi, per il volume Te la ricordi la Libreria del Giallo?, un messaggio di saluto a Tecla Dozio, libraia ed editor di grande
cultura e generosità che, oltre a ripubblicare a puntate la mia prima avventura
sul suo sito Giallo & Co., trasformava sempre, a proprie spese, le presentazioni dei libri in momenti di autentica
convivialità tra scrittori e lettori.
Poi, una volta, nel 2013, affrontai un caso degno di 007 all’Admiral
Hotel di Milano, in cui, alla fine, incontrai lo scrittore Andrea Carlo Cappi,
che, essendo stato il primo a voler pubblicare le mie avventure, su M-Rivista del mistero, si considera, giustamente, mio zio (CLICCA QUI).
Ma la mia vita professionale incrociò quella del mio biografo, che
d’ora in poi chiamerò Egli, almeno altre tre volte, raccolte nel volume
intitolato, letteralmente, a me. Nel 2004, infatti, fui coinvolto a risolvere
un caso d’omicidio in una comunità di persone con diverse abilità a Villa Greppi a Monticello Brianza, dove,
poco distante, Egli stava assistendo alla prima giornata del festival letterario
internazionale La passione per il delitto; nel 2006, a Porto Azzurro, affrontai una profezia, ovviamente
terribile, partecipando alla Regata dell’Amicizia, una manifestazione sportiva a cui Egli partecipò diverse volte; e,
volendo citare un’altra avventura presente nel mio libro, nel 2010 salvai Egli, la sua amica Simona, e lo scrittore Luca
Crovi - conduttore del programma Tutti
i colori del giallo su Rai Radio Due
-, da un attentato ordito dalla famigerata Spada di Damocle, per eliminarli e
impedire loro di andare in onda parlando di me, di Solo! - il racconto
autobiografico per eccellenza di Egli -, e della magnifica coppia di giovani
che quella fatidica Domenica 9 Aprile 2006 lo soccorsero al Parco di Monza (CLICCA QUI).
Io so che Stefano Pastorino e Martin Zanchetta hanno continuato a
occuparsi di me, anche insieme, ma io voglio concludere ricordando due fatti degni
di nota.
Il primo fatto è molto eclatante per il mio biografo, che, dopo una
presentazione cellese della mia antologia precedente, il sindaco, Renato
Zunino, nel 2017 gli conferì la prima, e per ora unica, Civettina d’Oro della
città; per meriti culturali.
Il secondo è molto eclatante per me, che, nel 2010, poco dopo un caso
strettamente collegato al Festival di Sanremo di quell’anno, che ho dovuto risolvere proprio durante tale
festival (CLICCA QUI), la giornalista Silvia Gelmini del webzine EducazioneSostenibile.it, in
un’intervista chiese a Egli cosa pensassi dei problemi ambientali; lui mi girò
la domanda, e io risposi così: “L’educazione ambientale è davvero un
problema annoso, perché l’ambiente non vuole affatto essere educato.
Protesta su tutto!… Lo smog gli rende poco gradevole l’aria, gli abusi edilizi
deturpano la sua immagine, non vuole permettere ai cacciatori di fare
liberamente quello che vogliono, e ogni volta che qualcuno abbatte una parte di
foresta gli cresce il buco nell'ozono!… E’ pieno di esigenze, questo
ambiente!… E, di contralto, ci sono terremoti, alluvioni, esondazioni, pareti
di montagna che sembrano sciogliersi come panetti di burro franando, tsunami,
eruzioni vulcaniche, e onde anomale, che si abbattono su tutto ciò che l’uomo
ha creato per garantirsi il possesso dell’ambiente; e, a chiosa di tutto ciò,
orche rinchiuse in parchi acquatici che affogano le proprie istruttrici!… Ecco:
io non so se questi fatti siano un chiaro messaggio dell’ambiente, ma, se fosse
per me, lo tratterei con molto più rispetto… magari dandogli del Lei!”.
Bene, con questo è tutto. E, dato che presumo che il mio biografo non abbia più tempo per parlare, vi saluto anche da parte sua!
©Sergio Rilletti, sabato 17 febbraio 2024, ore 11.45, Radio Skylab, per "PAROLA DI SCRITTORE-CINQUE MINUTI CON SERGIO RILLETTI" - Letto da Stefano Pastorino e Martin Zanchetta
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