martedì 27 febbraio 2024

PAROLA DI SCRITTORE (2x06): MISTER NOIR OSPITE A RADIO SKYLAB (Un intervento inedito - Scritto per Radio Skylab)

 

Salve a tutti, e Benvenuti alla sesta puntata di Parola di Scrittore-Cinque minuti con Sergio Rilletti!... Se avete seguito la puntata precedente, sapete che, verso la fine, Stefano Pastorino e Martin Zanchetta mi avevano invitato a venire in studio… insieme a Mister Noir. E così ho fatto.

O, almeno, ci ho provato.

Ho girato la richiesta a Mister Noir, che, ovviamente, ha declinato l’invito; in compenso, però, mi ha inviato un intervento, che io ora consegno a loro, e che sicuramente vi leggeranno.

Buongiorno a tutti!... Vi ringrazio molto per questo invito, ma, come al solito, preferisco incaricare il mio biografo, Sergio Rilletti, di farmi da portavoce.

D’altronde, non potevo certo ignorare completamente l’invito di due persone che hanno sempre mostrato pubblicamente stima e simpatia nei miei confronti.

La prima volta che Stefano Pastorino si occupò di me fu nel 2019, quando mi prestò la voce, che ovviamente gli restituii subito, per la prima puntata di Parola di Scrittore, dando origine a un vero e proprio audioracconto, il cui titolo, Portatore di pazienza, non ha nulla a che fare con la mia professione di detective privato, né con chi ha a che fare con me, ma con la mia condizione di persona con disabilità (CLICCA QUI). E so che Pastorino, originariamente, avrebbe voluto intitolare questa rubrica Cinque minuti con Mister Noir, ma il mio insostituibile biografo si è opposto e optò per un titolo molto più modesto.

La prima volta che Martin Zanchetta si occupò di me fu, invece, nell’estate 2011, quando a Celle Ligure, durante la 9^ Mostra Internazionale del Cinema Indipendente, organizzò un incontro dedicato a me, il primo in assoluto. Una circostanza che poi si rivelò particolarmente fortunata, dato che mi ritrovai a risolvere un caso salvando la vita a lui, al mio biografo, alla deliziosa Noemi Pinna, che conduceva la manifestazione, e a un altro centinaio di persone. Un caso che il mio biografo ha saputo narrare seduta stante nell’istant-novel Attentato al Cineindipendente, presentandolo in anteprima all’incontro che mi riguardava (CLICCA QUI).

Ma queste non sono le uniche volte che la mia vita incrociò quella del mio biografo. E ora vi farò alcuni esempi.

Innanzitutto, se avete letto il volume di romanzi brevi e racconti che mi riguarda, Mister Noir (edito da Oakmond Publishing - CLICCA QUI), sapete che la prima volta che notai il mio futuro biografo fu la sera in cui io conobbi Elena Fox, che poi diventò la mia perspicace e indomabile assistente, e lui conobbe una sua fan, un gran bel fiorellino di nome Simona, che poi diventò la sua scrupolosa e implacabile assistente nella revisione dei testi delle mie avventure (e non solo).

Nel 2009 scrissi, per il volume Te la ricordi la Libreria del Giallo?, un messaggio di saluto a Tecla Dozio, libraia ed editor di grande cultura e generosità che, oltre a ripubblicare a puntate la mia prima avventura sul suo sito Giallo & Co., trasformava sempre, a proprie spese, le presentazioni dei libri in momenti di autentica convivialità tra scrittori e lettori.

Poi, una volta, nel 2013, affrontai un caso degno di 007 all’Admiral Hotel di Milano, in cui, alla fine, incontrai lo scrittore Andrea Carlo Cappi, che, essendo stato il primo a voler pubblicare le mie avventure, su M-Rivista del mistero, si considera, giustamente, mio zio (CLICCA QUI).

Ma la mia vita professionale incrociò quella del mio biografo, che d’ora in poi chiamerò Egli, almeno altre tre volte, raccolte nel volume intitolato, letteralmente, a me. Nel 2004, infatti, fui coinvolto a risolvere un caso d’omicidio in una comunità di persone con diverse abilità a Villa Greppi a Monticello Brianza, dove, poco distante, Egli stava assistendo alla prima giornata del festival letterario internazionale La passione per il delitto; nel 2006, a Porto Azzurro, affrontai una profezia, ovviamente terribile, partecipando alla Regata dell’Amicizia, una manifestazione sportiva a cui Egli partecipò diverse volte; e, volendo citare un’altra avventura presente nel mio libro, nel 2010 salvai Egli, la sua amica Simona, e lo scrittore Luca Crovi - conduttore del programma Tutti i colori del giallo su Rai Radio Due -, da un attentato ordito dalla famigerata Spada di Damocle, per eliminarli e impedire loro di andare in onda parlando di me, di Solo! - il racconto autobiografico per eccellenza di Egli -, e della magnifica coppia di giovani che quella fatidica Domenica 9 Aprile 2006 lo soccorsero al Parco di Monza (CLICCA QUI).

Io so che Stefano Pastorino e Martin Zanchetta hanno continuato a occuparsi di me, anche insieme, ma io voglio concludere ricordando due fatti degni di nota.

Il primo fatto è molto eclatante per il mio biografo, che, dopo una presentazione cellese della mia antologia precedente, il sindaco, Renato Zunino, nel 2017 gli conferì la prima, e per ora unica, Civettina d’Oro della città; per meriti culturali.

Il secondo è molto eclatante per me, che, nel 2010, poco dopo un caso strettamente collegato al Festival di Sanremo di quell’anno, che ho dovuto risolvere proprio durante tale festival (CLICCA QUI), la giornalista Silvia Gelmini del webzine EducazioneSostenibile.it, in un’intervista chiese a Egli cosa pensassi dei problemi ambientali; lui mi girò la domanda, e io risposi così: “L’educazione ambientale è davvero un problema annoso, perché l’ambiente non vuole affatto essere educato. Protesta su tutto!… Lo smog gli rende poco gradevole l’aria, gli abusi edilizi deturpano la sua immagine, non vuole permettere ai cacciatori di fare liberamente quello che vogliono, e ogni volta che qualcuno abbatte una parte di foresta gli cresce il buco nell'ozono!… E’ pieno di esigenze, questo ambiente!… E, di contralto, ci sono terremoti, alluvioni, esondazioni, pareti di montagna che sembrano sciogliersi come panetti di burro franando, tsunami, eruzioni vulcaniche, e onde anomale, che si abbattono su tutto ciò che l’uomo ha creato per garantirsi il possesso dell’ambiente; e, a chiosa di tutto ciò, orche rinchiuse in parchi acquatici che affogano le proprie istruttrici!… Ecco: io non so se questi fatti siano un chiaro messaggio dell’ambiente, ma, se fosse per me, lo tratterei con molto più rispetto… magari dandogli del Lei!”.

Bene, con questo è tutto. E, dato che presumo che il mio biografo non abbia più tempo per parlare, vi saluto anche da parte sua! 

©Sergio Rilletti, sabato 17 febbraio 2024, ore 11.45, Radio Skylab, per "PAROLA DI SCRITTORE-CINQUE MINUTI CON SERGIO RILLETTI" - Letto da Stefano Pastorino e Martin Zanchetta

 

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