Prologo
Celle Ligure, giovedì 18 agosto 2011, ore 18.57
Mister
Noir alzò lo sguardo, compì un giro di 360 gradi sulla propria possente
carrozzina elettrica, indugiò qualche secondo fuori dalla Sala Consiliare del
Comune, dove si stava inaugurando la 9^
Mostra Internazionale del Cinema Indipendente, organizzata, come ogni anno,
dalla locale Associazione Progetto Cine Indipendente Onlus con il patrocinio
del Comune di Celle Ligure.
Sui
pannelli ai lati della porta, le locandine dei film in programmazione quella
sera. Film di qualità che, non essendo prodotti dalle major, non avevano molte
possibilità di entrare nella grande distribuzione.
All’interno,
una folla di persone stava banchettando allegramente, ignari del pericolo che
gravava su di loro.
Poi, lo
vide. Entrò. E gli si avvicinò, mentre la sua mente lo riportò indietro nel
tempo, facendogli ricordare i momenti salienti degli ultimi tre giorni.
1. Primo Tempo
Lunedì 15 agosto 2011, ore 11.45
La
città, in estate, non era più deserta come un tempo. La gente, perfettamente
solidale con la politica e l’economia, era in crisi, e non si permetteva più
lunghi periodi di vacanze.
Solo i
guai non vanno mai in crisi. E si trasferiscono, belli arzilli, nelle località
di villeggiatura.
Come
Mister Noir.
La S.
Messa alla Parrocchia di S. Michele era finita, e lui, accompagnato da Consuelo
Gomez, la sua domestica filippina, si stava avviando, sulla sua carrozzina
manuale, verso la sacrestia, l’ascensore, e l’uscita laterale munita di
scivolo, quando un uomo, veloce come un lampo, gli mise una busta da lettera in
grembo dicendo “E’ per lei”, e si allontanò.
Per Mr. Noir confermò la scritta sulla busta.
A
quanto pareva, i misteri l’avevano raggiunto anche lì.
Giunto
in albergo, lesse la lettera.
Buongiorno, Mister Noir!…
“E come
faceva a sapere che non l’avrei guardata di sera?!” commentò, ironico,
l’investigatore.
Mi chiamo Riccardo Noia, e sono un critico cinematografico.
Sto realizzando uno studio sui cosiddetti film “vacanzieri” italiani dagli Anni
’80 a oggi, e, negli ultimi giorni, ho fatto una scoperta che avrei preferito
evitare. Sono già andato dalle autorità, ma non avevo abbastanza prove per
convincerli. Lei è l’unica speranza. Venga oggi, alle 15, sul Lungomare
Pertini; perché, se ho ragione, tra tre giorni, durante la serata inaugurale
della 9^ Mostra Internazionale del Cinema Indipendente, ci sarà un attentato.
Il
messaggio gli sembrava un po’ delirante,
ma non era la prima volta che qualcuno si rivolgeva a lui con delle
dichiarazioni nonsense. “Vabbè, ho capito”
disse il detective. ”Dovrò prendermi una vacanza dalla vacanza!”
Ore 14.57
Mister
Noir, a bordo della sua possente carrozzina elettrica, stava attraversando la
lunga galleria che conduceva al Lungomare Pertini, quando un uomo alto, calvo,
e col volto ovale ma pieno lo fermò. “Salve, sono Riccardo Noia. E’ con me che
ha appuntamento.”
“Le
sembra un lungomare questo?” chiese sornione il detective.
L’uomo
tirò fuori una grande busta gialla, e gliela consegnò. “Qui c’è tutto il mio
studio” disse. Poi tacque, per sempre: un proiettile, sparato da una pistola
silenziata, lo colpì alla schiena.
Mister
Noir si girò e corse via zigzagando, mentre un nugolo di proiettili andava a
infrangersi sonoramente sulle pareti di alluminio della galleria.
Martedì 16 agosto 2011, ore 11
Lo
studio dello studio occupò diverse ore, perché il dattiloscritto in questione
comprendeva tutti i titoli, i registi, gli attori, e i caratteristi di quei
film. Unico indizio: Pasquale Di Natale, il caratterista che ricorreva più
spesso.
Munito
di computer con connessione wireless,
Mr. Noir cercò informazioni sull’attore. Il suo ultimo film risaliva al 1990, a
fianco di Max Cipollini, un attore-icona di quel genere di film.
Mercoledì 17 agosto 2011, ore
12.30
Mister
Noir, nella sua stanza d’albergo, stava ascoltando l’intervista che Martin
Zanchetta e Alfonso Cioce - rispettivamente Direttore Artistico e Presidente
dell’Associazione - stavano rilasciando a Sabrina Calcagno di Radio Savona
Sound.
Decise
che doveva parlare con i due organizzatori. Se qualcuno ce l’aveva a morte con loro era probabile che
Zanchetta, responsabile delle scelte dell’intero programma della Mostra,
potesse dirgli qualcosa di interessante.
Ore 17.30
Mister
Noir entrò nella Sala Consiliare del Comune ad interrogare Martin Zanchetta. La
stanza era tutta ingombra di tavoli e manifesti. Il Direttore Artistico era
seduto all’ingresso, e stava lavorando al computer.
In un
primo momento ebbe un sussulto, poi si volse verso il disegno di Marco Giannuli
che stavano utilizzando per pubblicizzare l’incontro letterario di sabato
pomeriggio, e lo riconobbe: quell’uomo che gli era apparso davanti in giacca e
cravatta in pieno agosto, era proprio lui: Mister Noir!
A quel
punto, Zanchetta gli spiegò che la ricerca dei film avveniva attraverso
appositi siti web; e che comunque era sempre lui a contattare gli autori, mai
il contrario. Ma quando sentì il nome di Pasquale Di Natale, s’irrigidì. “Sì,
l’ho conosciuto. Mi ha proposto una sorta di cinepanettone low budget che è riuscito a essere ancora peggiore di quanto
prometteva il titolo.”
“E che
titolo era?”
Martin
Zanchetta lo guardò sconsolato. “Natale a
Pasqua.”
Giovedì 18 agosto 2011, ore 0.30
Mister
Noir si stava schiarendo le idee passeggiando sul Lungomare Colombo, quando
gettò l’immancabile occhiata al Tutifruti, il locale preferito dal suo biografo
anche per le deliziose cameriere, quando notò un’avvenente avventrice. Alta,
anche da seduta, lunghi e lisci capelli castani, snella e abbronzata, che sembrava
appena uscita da un film vacanzier-natalizio.
Era con
un gruppo di ragazzi, e si muoveva in modo accattivante. Si prese i capelli con
le mani, e se li fece ricadere con noncuranza sulle spalle. Un ragazzo grande e
grosso, anche lui sulla passeggiata, la notò, fece un impercettibile cenno di
assenso, e se ne andò.
Mister
Noir notò tutto.
2. Secondo Tempo
Celle Ligure, giovedì 18 agosto
2011, ore 19
Quei
tre minuti in cui era riuscito a riepilogare mentalmente tutto, erano stati fondamentali
per Mister Noir. Si avvicinò al ragazzo grande e grosso, che aveva già notato
al Tutifruti, ma, in quel momento, Martin Zanchetta annunciò l’inizio
dell’incontro dedicato alle problematiche e alle soluzioni dei giovani che
vogliono cimentarsi nella realizzazione di un film.
Il
dibattito procedeva bene, Alfonso Cioce camminava con la telecamera riprendendo
tutto. Alle spalle di Mr. Noir, il giovane nerboruto digitava forsennatamente
sul proprio cellulare, ma quando i due ospiti mossero una leggera critica ai
cosiddetti cinepanettoni, se ne andò.
Ore 20.04
A
incontro concluso, Mr. Noir corse dai due organizzatori e chiese loro di
mostrargli le riprese appena fatte. Se Alfonso Cioce aveva ripreso il ragazzo di
spalle, forse dall’inquadratura era possibile vedere cosa stava scrivendo.
Seduti nel dehors del
ristorante-pizzeria La Bussola,
Pasquale Di Natale e Clementina - ovvero il ragazzo nerboruto e l'avvenente
avventrice del Tutifruti - stavano cenando, sorridendo e guardandosi negli
occhi. A pochi metri da lì, la sede dell’Associazione Progetto Cine
Indipendente Onlus e di CreaTV li stava aspettando. Era lì che sarebbero andati
ad azionare il detonatore; era da lì che, al culmine di una feroce ironia, il
regista e la protagonista di Natale a
Pasqua avrebbero fatto brillare la bomba mandando tra i firmamenti del
cielo Martin Zanchetta, i suoi collaboratori, e tutti quelli che stavano
assistendo alla 9^ Mostra Internazionale
del Cinema Indipendente, provocando un boato che avrebbero udito sin da lì.
Ore 21.58
Suoni e
inquietanti statiche elettriche riecheggiarono nell’anfiteatro, costringendo la
bella e simpatica Noemi Pinna, da sempre conduttrice ufficiale della
manifestazione, ad interrompere due volte l’annuncio del successivo
lungometraggio, Terre rosse.
Fu alla
terza statica che Martin Zanchetta, con espressione grave, le consegnò un
comunicato da leggere. Noemi prese il foglio, e, cercando di disinvolgere il
più possibile, avvisò che avevano appena saputo che il Cineindipendente era a
rischio di attentato; ma comunque di non preoccuparsi, perché Mister Noir stava
vigilando.
Il
pubblico rumoreggiò, ma la fama del detective privato era tale da sedare
qualsiasi panico.
Nella
parte moderna della città, nella località chiamata Piani di Celle, i due
complici, poco oltre la sede dell’Associazione e di CreaTV, erano in tilt, come
il detonatore che, nonostante i forsennati tentativi di Pasquale Di Natale, non
voleva saperne di funzionare.
La
sirena dell’auto dei carabinieri li fece balzare per aria come una bomba.
Clementina
si paralizzò con le mani in alto. Pasquale tentò uno scatto da centometrista;
peccato però che, grosso com’era, risultò un bersaglio molto facile per Mister
Noir, che, a fari spenti, lo investì di lato alla massima velocità,
catapultandolo oltre la catena che delimitava l’ingresso dell’Associazione.
Epilogo
Celle Ligure, giovedì 18 agosto
2011, ore 23.48
Noemi
uscì di nuovo sul palco, e annunciò che il pericolo era cessato e che Mister
Noir aveva risolto il caso. L’idea di guardare le riprese di Alfonso Cioce era
stata vincente: Di Natale aveva mandato un messaggio alla sua bella Clementina,
dove risultava chiaro dove si sarebbero incontrati.
La
conduttrice omise il piccolo particolare che, in quel momento, il celebre
detective privato era di là con loro.
Lui aveva
fatto ciò che sapeva fare: sventare un complotto. Non avrebbe salutato il
pubblico che aveva appena salvato, né avrebbe partecipato di persona
all’incontro di sabato pomeriggio che lo riguardava: quello l’avrebbe lasciato
fare al suo biografo! Si limitò a firmare, aiutato da Noemi, un autografo a
Marco-Blanka, l’infaticabile corriere coast-to-coast
dell’Associazione nell’intera provincia savonese che aveva lanciato l’idea di
dedicargli un incontro, e se ne andò a rilassarsi sulla passeggiata lungomare.
NOTA DELL’AUTORE
Il
racconto che avete appena letto l’ho scritto nell’arco di pochi giorni,
scrivendo soprattutto di notte, basandomi su ciò che avveniva durante questa
manifestazione, che io seguo con passione sin dalla sua prima edizione.
E’
stato un gioco, sì, e deve essere preso come tale; ma io ho voluto farlo per
ringraziare tutti gli amici dell’Associazione Progetto Cine Indipendente e di
CreaTV, a cominciare da quelli che non
ho citato, per tutti i momenti passati insieme in questi nove anni e per la
bella opportunità che mi danno, oggi, di incontrarmi con tutti voi.
Un modo
di ringraziare poco ortodosso ma molto sentito.
Un modo
di ringraziare da scrittore, naturalmente!
©Sergio
Rilletti, sabato 20 agosto 2011, ore 10.10
Mister
Noir alzò lo sguardo, compì un giro di 360 gradi sulla propria possente
carrozzina elettrica, indugiò qualche secondo fuori dalla Sala Consiliare del
Comune, dove si stava inaugurando la 9^
Mostra Internazionale del Cinema Indipendente, organizzata, come ogni anno,
dalla locale Associazione Progetto Cine Indipendente Onlus con il patrocinio
del Comune di Celle Ligure.
Sui
pannelli ai lati della porta, le locandine dei film in programmazione quella
sera. Film di qualità che, non essendo prodotti dalle major, non avevano molte
possibilità di entrare nella grande distribuzione.
All’interno,
una folla di persone stava banchettando allegramente, ignari del pericolo che
gravava su di loro.
Poi, lo
vide. Entrò. E gli si avvicinò, mentre la sua mente lo riportò indietro nel
tempo, facendogli ricordare i momenti salienti degli ultimi tre giorni.
1. Primo Tempo
Lunedì 15 agosto 2011, ore 11.45
La
città, in estate, non era più deserta come un tempo. La gente, perfettamente
solidale con la politica e l’economia, era in crisi, e non si permetteva più
lunghi periodi di vacanze.
Solo i
guai non vanno mai in crisi. E si trasferiscono, belli arzilli, nelle località
di villeggiatura.
Come
Mister Noir.
La S.
Messa alla Parrocchia di S. Michele era finita, e lui, accompagnato da Consuelo
Gomez, la sua domestica filippina, si stava avviando, sulla sua carrozzina
manuale, verso la sacrestia, l’ascensore, e l’uscita laterale munita di
scivolo, quando un uomo, veloce come un lampo, gli mise una busta da lettera in
grembo dicendo “E’ per lei”, e si allontanò.
Per Mr. Noir confermò la scritta sulla busta.
A
quanto pareva, i misteri l’avevano raggiunto anche lì.
Giunto
in albergo, lesse la lettera.
Buongiorno, Mister Noir!…
“E come
faceva a sapere che non l’avrei guardata di sera?!” commentò, ironico,
l’investigatore.
Mi chiamo Riccardo Noia, e sono un critico cinematografico.
Sto realizzando uno studio sui cosiddetti film “vacanzieri” italiani dagli Anni
’80 a oggi, e, negli ultimi giorni, ho fatto una scoperta che avrei preferito
evitare. Sono già andato dalle autorità, ma non avevo abbastanza prove per
convincerli. Lei è l’unica speranza. Venga oggi, alle 15, sul Lungomare
Pertini; perché, se ho ragione, tra tre giorni, durante la serata inaugurale
della 9^ Mostra Internazionale del Cinema Indipendente, ci sarà un attentato.
Il
messaggio gli sembrava un po’ delirante,
ma non era la prima volta che qualcuno si rivolgeva a lui con delle
dichiarazioni nonsense. “Vabbè, ho capito”
disse il detective. ”Dovrò prendermi una vacanza dalla vacanza!”
Ore 14.57
Mister
Noir, a bordo della sua possente carrozzina elettrica, stava attraversando la
lunga galleria che conduceva al Lungomare Pertini, quando un uomo alto, calvo,
e col volto ovale ma pieno lo fermò. “Salve, sono Riccardo Noia. E’ con me che
ha appuntamento.”
“Le
sembra un lungomare questo?” chiese sornione il detective.
L’uomo
tirò fuori una grande busta gialla, e gliela consegnò. “Qui c’è tutto il mio
studio” disse. Poi tacque, per sempre: un proiettile, sparato da una pistola
silenziata, lo colpì alla schiena.
Mister
Noir si girò e corse via zigzagando, mentre un nugolo di proiettili andava a
infrangersi sonoramente sulle pareti di alluminio della galleria.
Martedì 16 agosto 2011, ore 11
Lo
studio dello studio occupò diverse ore, perché il dattiloscritto in questione
comprendeva tutti i titoli, i registi, gli attori, e i caratteristi di quei
film. Unico indizio: Pasquale Di Natale, il caratterista che ricorreva più
spesso.
Munito
di computer con connessione wireless,
Mr. Noir cercò informazioni sull’attore. Il suo ultimo film risaliva al 1990, a
fianco di Max Cipollini, un attore-icona di quel genere di film.
Mercoledì 17 agosto 2011, ore
12.30
Mister
Noir, nella sua stanza d’albergo, stava ascoltando l’intervista che Martin
Zanchetta e Alfonso Cioce - rispettivamente Direttore Artistico e Presidente
dell’Associazione - stavano rilasciando a Sabrina Calcagno di Radio Savona
Sound.
Decise
che doveva parlare con i due organizzatori. Se qualcuno ce l’aveva a morte con loro era probabile che
Zanchetta, responsabile delle scelte dell’intero programma della Mostra,
potesse dirgli qualcosa di interessante.
Ore 17.30
Mister
Noir entrò nella Sala Consiliare del Comune ad interrogare Martin Zanchetta. La
stanza era tutta ingombra di tavoli e manifesti. Il Direttore Artistico era
seduto all’ingresso, e stava lavorando al computer.
In un
primo momento ebbe un sussulto, poi si volse verso il disegno di Marco Giannuli
che stavano utilizzando per pubblicizzare l’incontro letterario di sabato
pomeriggio, e lo riconobbe: quell’uomo che gli era apparso davanti in giacca e
cravatta in pieno agosto, era proprio lui: Mister Noir!
A quel
punto, Zanchetta gli spiegò che la ricerca dei film avveniva attraverso
appositi siti web; e che comunque era sempre lui a contattare gli autori, mai
il contrario. Ma quando sentì il nome di Pasquale Di Natale, s’irrigidì. “Sì,
l’ho conosciuto. Mi ha proposto una sorta di cinepanettone low budget che è riuscito a essere ancora peggiore di quanto
prometteva il titolo.”
“E che
titolo era?”
Martin
Zanchetta lo guardò sconsolato. “Natale a
Pasqua.”
Giovedì 18 agosto 2011, ore 0.30
Mister
Noir si stava schiarendo le idee passeggiando sul Lungomare Colombo, quando
gettò l’immancabile occhiata al Tutifruti, il locale preferito dal suo biografo
anche per le deliziose cameriere, quando notò un’avvenente avventrice. Alta,
anche da seduta, lunghi e lisci capelli castani, snella e abbronzata, che sembrava
appena uscita da un film vacanzier-natalizio.
Era con
un gruppo di ragazzi, e si muoveva in modo accattivante. Si prese i capelli con
le mani, e se li fece ricadere con noncuranza sulle spalle. Un ragazzo grande e
grosso, anche lui sulla passeggiata, la notò, fece un impercettibile cenno di
assenso, e se ne andò.
Mister
Noir notò tutto.
2. Secondo Tempo
Celle Ligure, giovedì 18 agosto
2011, ore 19
Quei
tre minuti in cui era riuscito a riepilogare mentalmente tutto, erano stati fondamentali
per Mister Noir. Si avvicinò al ragazzo grande e grosso, che aveva già notato
al Tutifruti, ma, in quel momento, Martin Zanchetta annunciò l’inizio
dell’incontro dedicato alle problematiche e alle soluzioni dei giovani che
vogliono cimentarsi nella realizzazione di un film.
Il
dibattito procedeva bene, Alfonso Cioce camminava con la telecamera riprendendo
tutto. Alle spalle di Mr. Noir, il giovane nerboruto digitava forsennatamente
sul proprio cellulare, ma quando i due ospiti mossero una leggera critica ai
cosiddetti cinepanettoni, se ne andò.
Ore 20.04
A
incontro concluso, Mr. Noir corse dai due organizzatori e chiese loro di
mostrargli le riprese appena fatte. Se Alfonso Cioce aveva ripreso il ragazzo di
spalle, forse dall’inquadratura era possibile vedere cosa stava scrivendo.
Seduti nel dehors del
ristorante-pizzeria La Bussola,
Pasquale Di Natale e Clementina - ovvero il ragazzo nerboruto e l'avvenente
avventrice del Tutifruti - stavano cenando, sorridendo e guardandosi negli
occhi. A pochi metri da lì, la sede dell’Associazione Progetto Cine
Indipendente Onlus e di CreaTV li stava aspettando. Era lì che sarebbero andati
ad azionare il detonatore; era da lì che, al culmine di una feroce ironia, il
regista e la protagonista di Natale a
Pasqua avrebbero fatto brillare la bomba mandando tra i firmamenti del
cielo Martin Zanchetta, i suoi collaboratori, e tutti quelli che stavano
assistendo alla 9^ Mostra Internazionale
del Cinema Indipendente, provocando un boato che avrebbero udito sin da lì.
Ore 21.58
Suoni e
inquietanti statiche elettriche riecheggiarono nell’anfiteatro, costringendo la
bella e simpatica Noemi Pinna, da sempre conduttrice ufficiale della
manifestazione, ad interrompere due volte l’annuncio del successivo
lungometraggio, Terre rosse.
Fu alla
terza statica che Martin Zanchetta, con espressione grave, le consegnò un
comunicato da leggere. Noemi prese il foglio, e, cercando di disinvolgere il
più possibile, avvisò che avevano appena saputo che il Cineindipendente era a
rischio di attentato; ma comunque di non preoccuparsi, perché Mister Noir stava
vigilando.
Il
pubblico rumoreggiò, ma la fama del detective privato era tale da sedare
qualsiasi panico.
Nella
parte moderna della città, nella località chiamata Piani di Celle, i due
complici, poco oltre la sede dell’Associazione e di CreaTV, erano in tilt, come
il detonatore che, nonostante i forsennati tentativi di Pasquale Di Natale, non
voleva saperne di funzionare.
La
sirena dell’auto dei carabinieri li fece balzare per aria come una bomba.
Clementina
si paralizzò con le mani in alto. Pasquale tentò uno scatto da centometrista;
peccato però che, grosso com’era, risultò un bersaglio molto facile per Mister
Noir, che, a fari spenti, lo investì di lato alla massima velocità,
catapultandolo oltre la catena che delimitava l’ingresso dell’Associazione.
Epilogo
Celle Ligure, giovedì 18 agosto
2011, ore 23.48
Noemi
uscì di nuovo sul palco, e annunciò che il pericolo era cessato e che Mister
Noir aveva risolto il caso. L’idea di guardare le riprese di Alfonso Cioce era
stata vincente: Di Natale aveva mandato un messaggio alla sua bella Clementina,
dove risultava chiaro dove si sarebbero incontrati.
La
conduttrice omise il piccolo particolare che, in quel momento, il celebre
detective privato era di là con loro.
Lui aveva
fatto ciò che sapeva fare: sventare un complotto. Non avrebbe salutato il
pubblico che aveva appena salvato, né avrebbe partecipato di persona
all’incontro di sabato pomeriggio che lo riguardava: quello l’avrebbe lasciato
fare al suo biografo! Si limitò a firmare, aiutato da Noemi, un autografo a
Marco-Blanka, l’infaticabile corriere coast-to-coast
dell’Associazione nell’intera provincia savonese che aveva lanciato l’idea di
dedicargli un incontro, e se ne andò a rilassarsi sulla passeggiata lungomare.
NOTA DELL’AUTORE
Il
racconto che avete appena letto l’ho scritto nell’arco di pochi giorni,
scrivendo soprattutto di notte, basandomi su ciò che avveniva durante questa
manifestazione, che io seguo con passione sin dalla sua prima edizione.
E’
stato un gioco, sì, e deve essere preso come tale; ma io ho voluto farlo per
ringraziare tutti gli amici dell’Associazione Progetto Cine Indipendente e di
CreaTV, a cominciare da quelli che non
ho citato, per tutti i momenti passati insieme in questi nove anni e per la
bella opportunità che mi danno, oggi, di incontrarmi con tutti voi.
Un modo
di ringraziare poco ortodosso ma molto sentito.
Un modo
di ringraziare da scrittore, naturalmente!
©Sergio
Rilletti, sabato 20 agosto 2011, ore 10.10
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