Fisioterapia d'urto,
infatti, è un romanzo breve che appartiene al genere medical-thriller,
ovviamente rivisitato da me. Qui, Mister Noir indaga su un caso, affidatogli da un ex-vivo, dove le vittime sono proprio…
le persone con disabilità.
Ma in che modo il 2003 ha influenzato
la creazione di questo racconto?
Come vi ho accennato nella seconda
puntata, la serie di racconti Le
avventure di Mister Noir avrebbe dovuto fare la sua iniziare, sulle pagine
di M-Rivista del mistero, nel 2003, per celebrare in modo
letterario, e quindi culturale, l’Anno Europeo della Disabilità; ma, proprio
quell’anno, M uscì con un solo
numero, Police Story, che oltretutto
avrebbe dovuto uscire alla fine dell’anno precedente (e che, tra parentesi,
appunto, conteneva un racconto, Il Salvatore,
e due articoli miei).
Quindi, sapendo che ogni numero della rivista era intitolato a un argomento ben preciso ma non avendo ancora il quadro delle future uscite, alla fine del 2002 calcolai che, non essendo ancora uscito alcun numero dedicato al medical-thriller, era molto probabile che questo sarebbe stato il tema del prossimo numero della rivista, che sarebbe dovuto uscire nel Ma; e, d’altronde, l’idea di cominciare a pubblicare una serie di racconti thriller con un protagonista disabile altamente ironico, dove le vittime della prima storia sarebbero state disabili, proprio nell’Anno Europeo della Disabilità, mi sembrava, appunto, altamente ironico, e quindi un perfetto inizio per il mio progetto.
Le
cose però andarono in modo molto diverso, come ho raccontato nella puntata
dedicata a La vendetta dell’uomo che non era mai nato https://rilletti.blogspot.com/2023/06/dietro-le-quinte-di-mister-noir-5.html,
e Mister Noir fece la sua prima apparizione solo nell’Ottobre 2004, in un numero dedicato al giallo spagnolo.
Dieci
anni dopo, in occasione dell’uscita del volume che avrebbe celebrato il
decennale della nascita di Mister Noir - che ovviamente avrebbe avuto lo stesso
titolo della serie -, ripresi quel racconto, Fisioterapia d’urto,
che nella mia mente avrebbe dovuto costituire l’inizio della serie ma di cui
avevo scritto solo poche righe, e lo portai a termine.
Una
storia di pura fantasia per la quale mi sono documentato sul commercio illegale
di organi, su alcuni fatti di cronaca, e basato su alcune mie esperienze
ospedaliere (non necessariamente negative). Tra queste, quella in una clinica
ospedaliera a Oberammergau,
che cito nella Nota dell’Autore finale del mio libro, dove ero andato coi miei
genitori all’età di 6 anni e dove avevo conosciuto una bellissima bambina di
nome Marzia - bionda, con i capelli lunghi e ricci, e gli occhi azzurri -, che
abitava a La Spezia, che andai anche a trovare a casa sua, e di cui conservo
ancora un tenero ricordo.
Una storia che, quindi, ho scritto
per il volume dedicato al decennale della nascita di Mister Noir, dove ho rappresentato
la disabilità da diversi punti di vista, dove per la prima volta appare
l’Associazione Amici Diversi Onlus - che incontreremo successivamente in altre
avventure di Mister Noir -, e dove, per la prima volta in dieci anni, ho deciso
di far entrare veramente in azione il
commissario Cordieri e i suoi agenti del Commissariato Sempione, di solito
relegati al ruolo di simpatici comprimari.
Una storia in cui, com’è caratteristico di questa serie e di questo volume in sé, prende esperienze e ambienti della mia vita reale per trasferirli, sotto diversa forma, nella vita rocambolesca di Mister Noir!... Ma, di questo aspetto, ne parleremo più diffusamente nelle prossime puntate!
CONTINUA…
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@Sergio Rilletti, lunedì 10 luglio 2023
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