questa volta per davvero.
Già due volte volevo farlo,
ma ora il saluto è vero.
Venticinque anni son passati
dalla prima volta che arrivai:
il sorriso di una volontaria mi agganciò,
e mai più me la scorderò.
Da allora molte cose sono accadute:
alcune molto belle,
altre, a dir poco, molto vissute.
Ma tutte le cose che ho vissuto
meritano comunque un saluto;
a cominciare da un mio testo, che scrissi undici anni fa,
e che alla formazione dei volontari
sempre comodo vi fa.
sempre comodo vi fa.
E ora bye bye ai momenti belli,
ma bye bye anche ai tranelli.
Bye bye agli avventurosi viaggi,
ma bye bye anche agli oltraggi.
Bye bye agli educatori bravi,
ma bye bye anche a quelli grami:
bye bye a quelli che, coi volontari, hanno cercato di aiutarmi,
ma bye bye anche a quelli che, a dir poco, se ne sono lavate le mani;
bye bye a quelli che, all’improvviso, si sono rivelati migliori,
ma bye bye anche a quelli che, pian piano, si sono mostrati ben peggiori;
bye bye a quelli che mi hanno infuso fiducia e vitalità,
ma bye bye anche a quelli che non si prendono le proprie responsabiltà.
Bye bye ai volontari,
che per me, com’è noto, sono dei marziani:
bye bye a quelli bravi, che per me sono dei miti,
ma bye bye anche a quelli monelli, che ho moralmente seppelliti;
bye bye a quelli che sono diventati miei amici,
ma bye bye anche a quelli che poi sono svaniti;
bye bye a quelli particolarmente generosi,
ma bye bye anche a quelli un bel po’ bizzosi;
bye bye a quelli che dicono sempre la verità,
ma bye bye anche a quelli che dicono delle falsità;
bye bye a quelli che, alle mie presentazioni, vogliono sempre seguirmi,
ma bye bye anche a quelli che hanno voluto tradirmi;
bye bye a quelli che si sono comportati sempre con onestà,
ma bye bye anche a quelli che si sono macchiati di omertà,
che, com’è ben noto, tanto male mi fa.
Bye bye a quelli che mi hanno aiutato,
ma bye bye anche a quelli che ho sopportato
o che, con grande gioia, ho persino supportato.
Bye bye al Gruppo Cinefili,
che Cristina, ben due volte, dallo sfacelo ha salvato:
se oggi noi possiamo essere così lieti
è perché lei, anni fa, come semplice volontaria e agendo da sola,
dotata di buon senso e infischiandosene di ogni regola,
per due volte ha agito adoperando la propria mente:
e così, per aver ragionato e ben agito,
grazie a lei il gruppo non è stato seppellito.
Da allora i volontari, pian piano, son tutti cambiati,
e non ci sono più stati né liti né affanni:
ogni mercoledì ci incontravamo,
e come dei re, loro, ci trattavano;
un comportamento che, in tutta sincerità,
ho appreso come una gioiosa novità;
prima di tutto veniva ogni nostra richiesta,
e pensare a loro, per me, era sempre una gran festa;
ogni settimana al cinema a programmare
quale film andare a guardare:
tutti insieme oppure separati
quanto noi eravamo affiatati;
e quando un imprevisto ci sorprendeva
a cambiare programma non c’era alcun problema,
perché, grazie alla nostra comune elasticità mentale,
cambiare programma non era mai affatto male,
e si trovava comunque il modo di gozzovigliare.
E poi, quando l’estate arrivava,
il nostro rapporto con le e-mail continuava,
e allora mi venne il pensiero
che quello, finalmente, fosse un gruppo proprio vero.
E quando sovvenne un’inaspettata grigliata
capii che proprio un’amicizia era nata;
un rapporto che andava al di là del mercoledì sera,
e che apparteneva proprio alla vita vera.
Ora il Gruppo Cinefili è decisamente cambiato,
ha perso un po’ il suo spirito originario e il suo significato,
ma, con grande affetto, mi andava comunque di ricordarlo
per tutto quello che, in questi anni, mi ha sempre dato.
Bye bye, Tempo Libero,
ora davvero ti saluto.
Venticinque anni son importanti,
e io volevo assolutamente celebrarli:
l’ho fatto a modo mio, con la mia onestà intellettuale di sempre,
anche perché, se no, non sarebbe servito a nessuno e a niente.
In questo anno che sto per affrontare
a importanti progetti dovrò badare,
ma io rimango sempre aperto al futuro che verrà
che affronterò con la mia solita faccia tosta, pervicacia, e onestà.
©Sergio Rilletti, sabato 16 novembre 2013
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