Salve a tutti, e Benvenuti alla seconda puntata di Parola
di scrittore!... Oggi vi farò una vera e propria lezione di Indisciplina;
ma non quel tipo di indisciplina, brutta e violenta, di cui veniamo a conoscenza
tramite i telegiornali, bensì un altro tipo di indisciplina, risoluta ma non
violenta, atta a migliorare il nostro mondo circostante (e, di conseguenza, la
società).
Sì, perché Mister Noir è
ufficialmente presentato come L’investigatore più ironico e meno politically correct d’Italia, ma il suo
biografo, affetto da tetraparesi spastica come lui, non è certo da meno.
Quindi ora comincerò a
raccontarvi due fatti risalenti al mio periodo scolastico, per poi arrivare ai
giorni nostri.
Innanzitutto, io, dalle scuole
elementari in poi, ho frequentato solo scuole normali, che, a differenza di quelle speciali, ammettevano anche
l’inclusione di persone senza disabilità.
Un lungo periodo in cui, tra le
altre cose, mi è capitato di contrappormi a delle realtà che non mi piacevano,
armato solo della mia macchina per scrivere elettrica.
Il primo fatto è accaduto alle
scuole medie, quando, su suggerimento di mia madre, scrissi una lettera, che
feci recapitare alla preside, per protestare contro il cambio della mia
insegnante di sostegno, che, a differenza di quella precedente, non mi sembrava
molto lungimirante. La preside lesse con piacere la mia lettera, ma mi disse
che purtroppo tale sostituzione non dipendeva da lei ma dal Provveditorato, e
che quindi non poteva farci nulla. Già, non avevo ottenuto quello che speravo,
ma intanto l’avevo fatta partecipe di quello che pensavo.
Il secondo fatto, invece, è
avvenuto alle scuole superiori, quando, approfittando di un tema in classe,
decisi di esternare il mio disappunto sul comportamento persecutorio che la
professoressa di Francese, che nominai precisandone pure il cognome, secondo me
aveva nei confronti di una certa mia compagna di classe. Alla riconsegna dei
temi, parlando in generale, la professoressa di Italiano - una delle undici
persone piuttosto speciali a cui ho dedicato il mio libro -, con un po’ di
imbarazzo, volutamente accentuato, ci disse che non era affatto necessario
essere così precisi con i nomi dei
professori; ma intanto aveva dovuto prenderne atto.
Ebbene sì; perché, come molte
cose importanti della vita, anche l’indisciplina
si impara a scuola.
Un tipo di indisciplina che non ho mai smesso di coltivare, come persona e
come scrittore, applicandola in diverse circostanze, convinto che sia doveroso,
per chiunque, non limitarsi ad alzare le mani in segno di illusoria astensione da ciò di cui si è visto e sentito (alleandosi
così, automaticamente e silenziosamente, con chi ha torto), ma di rendersi
partecipe di un tentativo di miglioramento dei rapporti altrui o di un vero e
proprio atto di solidarietà verso chi sta subendo il torto.
Un tipo di indisciplina
a cui mi hanno responsabilizzato i lettori dopo il successo di Solo! (CLICCA QUI), la mia drammatica avventura al
Parco di Monza che vi invito caldamente a scaricare gratuitamente dal web,
dicendomi che ora dovevo continuare a denunciare ciò che non andava.
E così ho fatto.
Nel corso degli anni ho sempre
testimoniato cercando di far trasparire la verità, che non ha nulla a che fare
con il punto di vista, mettendo in crisi anche organizzazioni di volontari,
educatori, fisioterapisti, operatori socio-sanitari… fino ad arrivare a
polverizzare, quasi letteralmente, l’équipe di una struttura - tipo comunità -
che, per qualche imperscrutabile motivo, aveva deciso di osteggiarmi in tutti i
modi, tentando pure di farmi passare per un tipo problematico.
E tutto questo, armato solo del
mio computer: l’evoluzione naturale della mia macchina per scrivere elettrica.
Lo stesso computer che uso per
scrivere le avventure di Mister Noir e le sue estenuanti battaglie contro la
famigerata Organizzazione della Spada di Damocle, che, con i suoi Agenti
Operativi e Agenti Inconsapevoli, si cela nella vita di ciascuno di noi con
volti di persone di cui ci fidiamo. Ma a cui tutti, persone disabili comprese, con le proprie capacità, possono, e
devono, opporsi. Anche a costo di fare palesemente la figura degli indisciplinati.
©Sergio Rilletti, sabato 14 ottobre 2023, ore 11.45, Radio Skylab, per "PAROLA DI SCRITTORE-CINQUE MINUTI CON SERGIO RILLETTI" - Letto da Stefano Pastorino e Martin Zanchetta
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