lunedì 16 ottobre 2023

PAROLA DI SCRITTORE (2x02): MyLife - UNA PICCOLA LEZIONE DI INDISCIPLINA (Un articolo autobiografico inedito - Scritto per Radio Skylab)

Salve a tutti, e Benvenuti alla seconda puntata di Parola di scrittore!... Oggi vi farò una vera e propria lezione di Indisciplina; ma non quel tipo di indisciplina, brutta e violenta, di cui veniamo a conoscenza tramite i telegiornali, bensì un altro tipo di indisciplina, risoluta ma non violenta, atta a migliorare il nostro mondo circostante (e, di conseguenza, la società).

Sì, perché Mister Noir è ufficialmente presentato come L’investigatore più ironico e meno politically correct d’Italia, ma il suo biografo, affetto da tetraparesi spastica come lui, non è certo da meno.

Quindi ora comincerò a raccontarvi due fatti risalenti al mio periodo scolastico, per poi arrivare ai giorni nostri.

Innanzitutto, io, dalle scuole elementari in poi, ho frequentato solo scuole normali, che, a differenza di quelle speciali, ammettevano anche l’inclusione di persone senza disabilità.

Un lungo periodo in cui, tra le altre cose, mi è capitato di contrappormi a delle realtà che non mi piacevano, armato solo della mia macchina per scrivere elettrica.

Il primo fatto è accaduto alle scuole medie, quando, su suggerimento di mia madre, scrissi una lettera, che feci recapitare alla preside, per protestare contro il cambio della mia insegnante di sostegno, che, a differenza di quella precedente, non mi sembrava molto lungimirante. La preside lesse con piacere la mia lettera, ma mi disse che purtroppo tale sostituzione non dipendeva da lei ma dal Provveditorato, e che quindi non poteva farci nulla. Già, non avevo ottenuto quello che speravo, ma intanto l’avevo fatta partecipe di quello che pensavo.

Il secondo fatto, invece, è avvenuto alle scuole superiori, quando, approfittando di un tema in classe, decisi di esternare il mio disappunto sul comportamento persecutorio che la professoressa di Francese, che nominai precisandone pure il cognome, secondo me aveva nei confronti di una certa mia compagna di classe. Alla riconsegna dei temi, parlando in generale, la professoressa di Italiano - una delle undici persone piuttosto speciali a cui ho dedicato il mio libro -, con un po’ di imbarazzo, volutamente accentuato, ci disse che non era affatto necessario essere così precisi con i nomi dei professori; ma intanto aveva dovuto prenderne atto.

Ebbene sì; perché, come molte cose importanti della vita, anche l’indisciplina si impara a scuola.

Un tipo di indisciplina che non ho mai smesso di coltivare, come persona e come scrittore, applicandola in diverse circostanze, convinto che sia doveroso, per chiunque, non limitarsi ad alzare le mani in segno di illusoria astensione da ciò di cui si è visto e sentito (alleandosi così, automaticamente e silenziosamente, con chi ha torto), ma di rendersi partecipe di un tentativo di miglioramento dei rapporti altrui o di un vero e proprio atto di solidarietà verso chi sta subendo il torto.

 Un tipo di indisciplina a cui mi hanno responsabilizzato i lettori dopo il successo di Solo! (CLICCA QUI), la mia drammatica avventura al Parco di Monza che vi invito caldamente a scaricare gratuitamente dal web, dicendomi che ora dovevo continuare a denunciare ciò che non andava.

E così ho fatto.

Nel corso degli anni ho sempre testimoniato cercando di far trasparire la verità, che non ha nulla a che fare con il punto di vista, mettendo in crisi anche organizzazioni di volontari, educatori, fisioterapisti, operatori socio-sanitari… fino ad arrivare a polverizzare, quasi letteralmente, l’équipe di una struttura - tipo comunità - che, per qualche imperscrutabile motivo, aveva deciso di osteggiarmi in tutti i modi, tentando pure di farmi passare per un tipo problematico.

E tutto questo, armato solo del mio computer: l’evoluzione naturale della mia macchina per scrivere elettrica.

Lo stesso computer che uso per scrivere le avventure di Mister Noir e le sue estenuanti battaglie contro la famigerata Organizzazione della Spada di Damocle, che, con i suoi Agenti Operativi e Agenti Inconsapevoli, si cela nella vita di ciascuno di noi con volti di persone di cui ci fidiamo. Ma a cui tutti, persone disabili  comprese, con le proprie capacità, possono, e devono, opporsi. Anche a costo di fare palesemente la figura degli indisciplinati.


©Sergio Rilletti, sabato 14 ottobre 2023, ore 11.45, Radio Skylab, per "PAROLA DI SCRITTORE-CINQUE MINUTI CON SERGIO RILLETTI" - Letto da Stefano Pastorino e Martin Zanchetta


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