Un personaggio
a cui sono affezionato sin da bambino e che, proprio quest’anno, ho avuto l’onore
di rendergli omaggio con Ora X, una breve storia a fumetti
scritta e co-sceneggiata da me, pubblicata
sul numero 1/2022 de Il grande Diabolik.
Il mio rapporto con Diabolik e di come arrivai a collaborare con Il grande Diabolik, l’ho raccontato in un’intervista che potete leggere su Fronte del blog (CLICCA QUI).
Ora, per celebrare il 60° Anniversario della sua nascita, ho
deciso di pubblicare una mia biografia del Re del Terrore, pubblicata nel 2006
su un numero di M-Rivista del mistero, proponendola
in una versione riveduta e ampliata per l’occasione.
Quindi Buona Lettura a tutti… e Buon Kompleanno, Diabolik!
Silenzioso come un’ombra,
nero come la notte. La sua calzamaglia lascia intravedere soltanto i suoi occhi
maligni, grigi come lame d’acciaio. Il suo pugnale saetta nell’aria, portando
morte istantanea. Il suo vero nome nessuno lo sa. Nemmeno lui. Per se stesso e
per il mondo intero, lui è Diabolik, il Re del Terrore.
Vive a Clerville, dove esercita
una professione poco nobile e molto redditizia: il ladro di gioielli e di diamanti!
Una vita da incallito fuorilegge,
scelta da lui ma indirizzata dal destino.
Rimasto orfano e unico superstite durante un naufragio venne tratto in salvo, ancora neonato, da un gruppo di uomini che lo portarono alla cosiddetta Isola di King, uno sperduto atollo abitato esclusivamente da criminali di sesso maschile che avevano chiesto asilo a una potente Organizzazione comandata, appunto, dallo spietato King.
Cresciuto taciturno, allevato -
senza particolari affetti - dallo stesso King e dagli altri criminali, solo all’età
di 6 anni iniziarono a interessarsi a lui, insegnandogli a leggere e a scrivere.
Lui cominciò a osservare gli uomini di King lavorare, imparando in fretta tutte
le loro specialità - chimica, chirurgia plastica, ingegneria, e intaglio dei
diamanti -, che gli sarebbero servite in futuro.
Visse sempre all’aperto,
tenendosi in costante esercizio con nuoto, arrampicate su montagne rocciose,
esplorazione di grotte… e specializzandosi nel lancio del pugnale, l’arma più
silenziosa che ci possa essere. Proprio come lui.
All’età di 22 anni studiò ed
elaborò un particolare tipo di maschera che riproduceva fedelmente il viso
delle persone.
Intuendo che King voleva carpire
i suoi segreti per poi ucciderlo, decise di precederlo, uccidendolo, e fuggì
dall’isola indossando una maschera che riproduceva il volto di King, e
rubandogli il tesoro. Fu in quel momento che decise di adottare il nome della
pantera imbalsamata che King teneva nel suo studio: Diabolik.
Arrivato nello Stato del Deccan,
in Oriente, e braccato dagli uomini di King, che volevano il tesoro, il giovane
Diabolik venne soccorso dal misterioso Ronin, che lo prese in simpatia e lo
iscrisse a una scuola per criminali al suo servizio. Qui, seguendo i duri
insegnamenti del maestro Chang, imparò a lottare, a cavarsela da solo in
situazioni impreviste di estremo pericolo, e soprattutto… a diffidare delle
persone e a essere più duro nei sentimenti.
Fu in questo periodo che elaborò
la sua speciale tuta elastica che lascia scoperti, e ben in vista, solo gli
occhi. E fu sempre in questa scuola che conobbe la prima donna della sua vita,
Jin, una sua compagna di corso che lui credeva amica… e che invece, poi, lo
tradì.
Ma tra lui e Ronin si era
instaurato un rapporto speciale, e Diabolik non l’avrebbe dimenticato mai più.
Purtroppo, però, gli uomini di
King lo raggiunsero anche lì e massacrarono tutti; e lui fu costretto a fuggire
dal Deccan - se non per tornarci molti anni dopo per effettuare un colpo
memorabile -, per rifugiarsi a Clerville, dove fa sparire Walter Dorian, un suo perfido sosia, prendendo possesso di
una sua proprietà, sconosciuta allo Stato.
Ed è proprio qui, a Clerville,
dove poi conoscerà Eva Kant - che al loro primo incontro gli salverà la vita -,
che Diabolik si conquista il titolo di Re
del Terrore.
I suoi piani sono perfetti,
tutto è studiato meticolosamente: Diabolik passa intere settimane - e a volte
addirittura mesi - a studiare la vita della propria vittima, prima di agire; e,
alla fine, sa tutto: di lei… e di tutti coloro che le gravitano attorno.
Gli impianti d’allarme non
sono mai un problema: per quanto sofisticati possano essere, lui è sempre in
grado di costruire delle attrezzature che li surclassano. Ed è perfettamente
inutile tentare di inseguirlo: grazie alla sua abilità di pilota, alla sua Jaguar
E-Type super-accessoriata, e ai mille tranelli che dissemina lungo le strade,
riesce sempre a far perdere le proprie tracce… infilandosi in uno dei suoi
innumerevoli rifugi sotterranei, invisibili a occhio umano.
Insieme a lui c’è Eva Kant,
inseparabile compagna, amante, e complice. Il loro è un amore veramente
eterno, di quelli che nemmeno la morte potrà mai spezzare.
Quando è il momento di entrare in
azione, rapiscono o uccidono una persona particolarmente vicina alla vittima
designata, sostituendosi a lei. Impossibile accorgersi della differenza: le
loro maschere, che ormai Diabolik ha perfezionato, riproducono fedelmente i
tratti dei visi. Così, mentre uno di loro agisce dall’interno, l’altro resta in contatto, nascosto nel rifugio,
fungendo da supporto.
Impossibile prevedere i loro
colpi e sventarli. L’unico che ci prova è l’ispettore Ginko, che intraprende
con Diabolik delle vere e proprie battaglie d’ingegno.
Sono sessant’anni, ormai,
che l’ispettore Ginko è ossessionato dalla sua cattura; più di una volta c’è
riuscito, ma alla fine Diabolik viene sempre liberato da Eva Kant.
Nonostante la sua professione, Diabolik ha un valore
morale assoluto: la lealtà, e, a volte, decide di intervenire, a modo suo, in
soccorso di qualche persona perbene, fidandosi di lei. Fiducia che, quando è
ben riposta, può generare affetti sinceri e amicizie che, in alcuni casi,
perdurano nel tempo. Tra questi, Valentino detto Il Gatto, un ladro gioviale e simpatico, e Bettina, una bimba
curiosa, diventata un’adolescente piena di buoni sentimenti.
Ogni tanto qualche incauto
malvivente osa sfidarlo, rapendo la sua bella e amata Eva. Niente di più
sbagliato: chiunque osi mettere in pericolo la sua compagna, l’amore della sua
vita, muore.
Così, nonostante tutti i tentativi della polizia, gli abitanti di Clerville continuano a essere terrorizzati dalla sua presenza. E Diabolik ed Eva Kant continuano ad amarsi, ricchi e indisturbati.
©Sergio Rilletti, sabato 5 novembre 2022
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