Ohhh!
Finalmente è agosto, e io sono in vacanza!
Mia moglie e i miei due bimbi sono già
al mare. E presto li raggiungerò!
Abbiamo affittato una bella casetta.
Solo per quattro persone, però!
Niente cani. E niente suocere.
Sua suocera si chiamava Assunta, e
l'aveva assunta come suocera otto anni prima, quando aveva sposato Adele. Sua
suocera era un mastino napoletano, abbaiava in continuazione; ma mica agli
estranei, no, a lui!
Non poteva fare un passo,
o sospirare, senza che lei protestasse. A pensarci bene, non poteva neanche
pensare, perché lei indovinava ciò che pensava ancora prima che lo pensasse lui
stesso.
O almeno ciò sosteneva lei,
infuriandosi a priori.
"Can che abbaia non morde",
si dice. Già, però intanto lei, il mastino napoletano, si manteneva i denti
buoni, spendendo un capitale dal dentista.
Non era come Bobby; lui sì che era
buono.
Bobby era un bastardino, simpatico e
gioviale, che faceva molta compagnia ai suoi bimbi. L'avevano
"assunto" otto mesi prima, come baby-sitter, e ben presto tutti si
erano affezionati a lui. E lui a loro!
Ora, però, era giunta l'estate, e il baby-sitter a
quattro zampe non serviva più. Lui, Giovanni, il padre dei due bimbi, l'aveva
tenuto con sé il più possibile; ma ora era partito, e, d'accordo con sua
moglie, aveva deciso di abbandonare Bobby al suo destino.
Erano passati cinque minuti da quando l'aveva mollato sul ciglio di
quella strada tortuosa - con una parete di montagna sulla sinistra, e un dirupo
sulla destra -, ma ogni volta che guardava nello specchietto retrovisore, gli
sembrava di scorgere Bobby che ansimava e scodinzolava con lo sguardo stupito e
smarrito.
Addio, Bobby!
Era
preso da questi pensieri quando non vide in tempo un altro cagnolino,
nero. Lo centrò in pieno, perdendo il controllo dell'auto: sbandò, sfondò il
guard-reil, e precipitò nel fossato, capottandosi diverse volte. E mentre lui
era lì, agonizzando tra la vita e la morte, il suo ultimo pensiero fu: Ma
chi è quel bastardo che ha mollato un cane in mezzo alla strada?.
©Sergio Rilletti, 2008
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