La 23a edizione di Cartoomics, il Salone del fumetto
svoltosi a Milano dall’11 al 13 marzo, è stata l’occasione per scoprire l’associazione
Ailus editrice e le svizzere Edizioni Romulus, di Veronica Todaro e Romolo
Pignone. Entrambe hanno una peculiarità comune: essere costituite da scrittori
con disabilità. La prima è composta da scrittori, illustratori e fumettisti: «A
differenza delle case editrici – specifica Alessia Mainardi, co-fondatrice e
presidente –, non ragioniamo sul commercio e su quel che va di moda e può farci
guadagnare, ma sul proporre al pubblico quello che gli autori vorrebbero fargli
arrivare». Niente marketing, quindi, solo sogni realizzati. E di sogni si può
ben parlare, dato che Ailus (che deve il proprio nome al drago co-protagonista
della fortunata trilogia fantasy Avelion
della Mainardi e che si presenta per la prima volta al pubblico con il primo
numero dell’omonimo semestrale) è dedita proprio al fantasy in ogni sua
sfaccettatura.
Per
le Edizioni Romulus Veronica Todaro, affetta da tetraplegia spastica, racconta
che nel suo romanzo Shamrock una
protagonista disabile riesce persino a volare sui draghi «con un piccolo
stratagemma: viene messa in una specie di cesto», a dimostrazione che «chiunque
può abbattere le proprie barriere, i propri limiti». Come micro-casa editrice
nel Canton Ticino, «vogliamo dare spazio alle persone con disabilità che
vogliono esprimere i propri pensieri, idee ed emozioni; inoltre, come
Fondazione siamo riusciti a istituire delle borse di studio per le persone
disabili che vogliono continuare i propri studi superiori e accademici», dichiara
Romolo Pignone, editore e autore del romanzo autobiografico Spasticoide. Sopravvivenza nella giungla
normodotata.
Alessia
Mainardi sorprende di nuovo rivelando di essere affetta da una rara malattia
genetica degenerativa, l’Atassia di Friedreic; il
mondo dei cosplayer, con i loro travestimenti dedicati ai personaggi delle più
celebri saghe cinematografiche e dei cartoon, l’ha aiutata («Io non ero più la ragazza
disabile di cui avere pena, da cercare di aiutare, ma ero semplicemente una
cosplayer un po’ barcollante») e ha ricevuto anche dei complimenti, da persone
ignare, per la sua tipica camminata alla Jack Sparrow. Il suo progetto benefico
“Alessia in Cosplayland”, costituito dall’omonimo romanzo autobiografico e dal
fumetto Alessia in Cosplayland. Lo
specchio della realtà, è destinato a favore della ricerca sulle malattie
genetiche, soprattutto sull’Atassia di Friedreich. Un modo, quello dei tre
autori, di affrontare la vita, propria e altrui, attraverso l’ironia, la
fantasia, la determinazione e la scrittura creativa. [Sergio Rilletti]
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