sabato 25 giugno 2016

FANTASY, QUANDO IL SOGNO DIVENTA REALTA' (Un articolo)

La 23a edizione di Cartoomics, il Salone del fumetto svoltosi a Milano dall’11 al 13 marzo, è stata l’occasione per scoprire l’associazione Ailus editrice e le svizzere Edizioni Romulus, di Veronica Todaro e Romolo Pignone. Entrambe hanno una peculiarità comune: essere costituite da scrittori con disabilità. La prima è composta da scrittori, illustratori e fumettisti: «A differenza delle case editrici – specifica Alessia Mainardi, co-fondatrice e presidente –, non ragioniamo sul commercio e su quel che va di moda e può farci guadagnare, ma sul proporre al pubblico quello che gli autori vorrebbero fargli arrivare». Niente marketing, quindi, solo sogni realizzati. E di sogni si può ben parlare, dato che Ailus (che deve il proprio nome al drago co-protagonista della fortunata trilogia fantasy Avelion della Mainardi e che si presenta per la prima volta al pubblico con il primo numero dell’omonimo semestrale) è dedita proprio al fantasy in ogni sua sfaccettatura.

Per le Edizioni Romulus Veronica Todaro, affetta da tetraplegia spastica, racconta che nel suo romanzo Shamrock una protagonista disabile riesce persino a volare sui draghi «con un piccolo stratagemma: viene messa in una specie di cesto», a dimostrazione che «chiunque può abbattere le proprie barriere, i propri limiti». Come micro-casa editrice nel Canton Ticino, «vogliamo dare spazio alle persone con disabilità che vogliono esprimere i propri pensieri, idee ed emozioni; inoltre, come Fondazione siamo riusciti a istituire delle borse di studio per le persone disabili che vogliono continuare i propri studi superiori e accademici», dichiara Romolo Pignone, editore e autore del romanzo autobiografico Spasticoide. Sopravvivenza nella giungla normodotata.

Alessia Mainardi sorprende di nuovo rivelando di essere affetta da una rara malattia genetica degenerativa, l’Atassia di Friedreic; il mondo dei cosplayer, con i loro travestimenti dedicati ai personaggi delle più celebri saghe cinematografiche e dei cartoon, l’ha aiutata («Io non ero più la ragazza disabile di cui avere pena, da cercare di aiutare, ma ero semplicemente una cosplayer un po’ barcollante») e ha ricevuto anche dei complimenti, da persone ignare, per la sua tipica camminata alla Jack Sparrow. Il suo progetto benefico “Alessia in Cosplayland”, costituito dall’omonimo romanzo autobiografico e dal fumetto Alessia in Cosplayland. Lo specchio della realtà, è destinato a favore della ricerca sulle malattie genetiche, soprattutto sull’Atassia di Friedreich. Un modo, quello dei tre autori, di affrontare la vita, propria e altrui, attraverso l’ironia, la fantasia, la determinazione e la scrittura creativa. [Sergio Rilletti]

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